Strage di Tempio, tra rimorso e arroganza le tante versioni di Frigeri

Continua a cambiare versione Angelo Frigeri, il presunto killer del triplice omicidio di Tempio Pausania. Frigeri, che si è spesso contraddetto nelle sue dichiarazioni e ha cambiato il suo legale più volte, aveva scritto una lettera a “La Nuova Sardegna”, pubblicata ieri, nella quale tra l’altro diceva invece di non aver confessato.

Oggi, L’Unione Sarda, ricorda invece la dichiarazione messa a verbale davanti al pm in presenza del suo primo avvocato Giovanni Azzena, in cui Frigeri ammette “Non è stato il commerciante di Tempio, li ho ammazzati da solo”.

Nel verbale il presunto omicida conferma di avere ucciso prima Giulia Zanzani, poi il marito Giovanni Azzena e infine il figlio Pietro di 12 anni e dice di “provare rimorso per quello che è successo“. Ma, aggiunge, “rmai non si poteva fare più niente”.

Dichiarazioni che confermano quanto già affermato da Frigeri nei primi interrogatori, nei quali aveva ammesso il suo coinvolgimento nel delitto.

Leggi l’articolo: “Strage di Tempio: Frigeri confessa a metà, ma gli inquirenti: “Ha agito da solo”.

 

 

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