Stop al prelievo dei ricci, Agus (Progressisti): “Misure inadeguate dopo il blocco ai pescatori”

“Le misure prospettate dalla Giunta regionale per i pescatori e i rivenditori di ricci dopo il blocco di tre anni stabilito senza nessun confronto con le associazioni di categoria sottolineano ancora una volta l’inadeguatezza di chi governa la Sardegna e la non conoscenza dell’argomento. La dimostrazione, in questo caso, è l’ostinazione dell’assessore competente nel confermare ancora una volta le decisioni prese“.

Lo afferma in una nota il consigliere regionale dei Progressisti Francesco Agus: “Abbiamo chiesto più volte maggiori risorse tanto per gli indennizzi agli operatori quanto per gli studi sugli interventi di ripopolamento, da effettuarsi con progetti in cui devono essere coinvolti Università, enti o istituti di ricerca che possano dare il proprio contributo. Tutte proposte rimaste inascoltate: continuando così, il rischio è che il blocco della pesca del riccio non sia solo una questione sociale ma risulti del tutto inutile anche dal punto di vista ambientale”.

Presenteremo durante la discussione sulla Finanziaria una serie di emendamenti per aumentare sino a 3 milioni annui gli indennizzi previsti, che nelle intenzioni della Giunta ammontano oggi a 1,2 milioni, e lo stanziamento di un ulteriore milione per il 2024, visto che il fermo durerà sino al mese di aprile, a favore dei pescatori professionali e del personale imbarcato nelle unità di appoggio. Proponiamo poi – prosegue – di portare a 500mila euro le risorse per il coordinamento e l’attuazione degli interventi relativi al ripopolamento, che attualmente ammontano ad appena 50mila euro. In più la Giunta deve chiarire come intenda affrontare il fenomeno dell’abusivismo: in mancanza di controlli adeguati, a pagare gli effetti dello stop sarebbero solo i pescatori che rispettano le norme”.

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