Staff legale Regione, Spanu: “Subito una legge per l’istituire avvocatura”

“La Giunta tiene nella massima considerazione i temi posti dall’articolo di Sardiniapost. Entro poche settimane infatti intendo portare all’attenzione dell’esecutivo regionale per l’approvazione il disegno di legge che prevede la costituzione dell’ Avvocatura Regionale. Questo passo consentirà alla Regione Sardegna di dotarsi di uno strumento identico a quello statale; organismo che farà chiarezza rispetto alle modalità di selezione, all’inquadramento, ed al trattamento professionale ed economico degli avvocati della Regione, e sarà disponibile per il patrocinio di tutti gli enti del sistema Regione, generando così omogeneità di assistenza, maggiore efficacia e, non ultimo, significativi risparmi nell’intero apparato amministrativo”.

Così l’assessore regionale degli Affari Generali e del Personale Filippo Spanu con riferimento alla notizia relativa ai pagamenti delle spese compensate agli Avvocati della Regione (leggi). “Tali questioni, specie quelle del corretto inquadramento professionale ed economico” sono correttamente riportate in chiusura di articolo e necessitano una risposta che daremo in tempi immediati”.

In relazione ai punti specifici dei compensi e della Delibera della Giunta Regionale, Spanu ricorda che, in carenza di aggiornamento della normativa regionale, “la legge 247/2012, (legge professionale forense), di obbligatoria applicazione anche nelle regioni a statuto speciale, in quanto disciplina speciale, ha comunque previsto l’obbligo di riconoscere un’adeguata remunerazione a tutti gli avvocati pubblici”.

“Il D.L. 90/2014, convertito con modificazioni dalla legge n.114 dell’ 11 agosto 2014, anch’esso vincolante per gli enti pubblici di tutte le regioni, ha fissato i limiti per i compensi professionali agli avvocati di tutte le pubbliche amministrazioni ed Enti ma ha anche riconosciuto il generale diritto di tutti i legali pubblici a percepire gli onorari per le cause vinte con compensazione delle spese legali”.

“A fronte del riconoscimento generalizzato del diritto è, comunque, evidente – sottolinea Spanu – la finalità del risparmio di spesa, anche in considerazione del mancato ricorso a professionisti esterni, i quali, per una singola causa, nel patrocinare pubbliche amministrazioni, spesso percepiscono compensi enormemente superiori alla retribuzione annuale degli avvocati interni (compresi gli avvocati dirigenti)”.

“La delibera della Giunta regionale n. 14/23 del 2016, richiamata nell’articolo, non produce alcun effetto retroattivo, ma è stata assunta in adempimento di un obbligo di legge derivante dall’art. 9, D.L. 90/2014 che regola una fattispecie attualmente non prevista dalle norme regionali e senza contrapposizioni “con le norme regolamentari o contrattuali vigenti”.

“L’importo di 800.000 euro infine, apparentemente molto rilevante, genera un beneficio medio netto per avvocato non superiore ai 1000 euro mensili. E tale cifra sostituisce comunque l’indennità di risultato e di rendimento che percepisce ogni funzionario regionale”.

 

 

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