Si allarga la protesta dei malati di Sla e dei pazienti di gravi patologie: in tre si sono uniti nella lotta a Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre e storico leader delle battaglie per i diritti dei malati, che la settimana scorsa aveva iniziato lo sciopero della fame e presto potrebbe iniziare anche quello della sete.
“Io non rinuncio – scrive Usala – perché ho mille ragioni. Voglio bene a Luigi Arru (assessore della Sanità) e
Francesco Pigliaru (presidente della Regione), ma hanno tradito impegni e parola data. La gente va giustamente in ferie, anche i politici e governanti. Ma ci sono persone – continua – che sono costrette a letto da anni, non possono rilassarsi. La Sla non perdona, non guarda in faccia nessuno”. Nel mirino della protesta anche il nuovo corso della assistenza sanitaria a Carbonia. In generale le richieste di Usala riguardano la delibera per 4.607.000 euro del Fondo nazionale della non autosufficienza, sussidi aggiuntivi al fondo regionale, il bando per i corsi ‘caregiver’ e il contributo ai malati gravissimi.
Due mesi fa, quando Arru venne seguito sino al ristorante dove erano andato durante la pausa pranzo, i problemi erano gli stessi. L’assessore aveva spiegato che il bando sui cargiver è programmato per settembre, così come a marzo si erano accordati gli uffici e le associazioni. Tanto che pochi giorni dopo c’era stato il chiarimento con la visita di Arru e Pigliaru da Usala. Adesso un nuovo attacco alla Regione.