Sestu, ucciso con una fucilata al petto: in manette nella notte un sessantenne

È stato fermato l’uomo che i cittadini di Sestu hanno visto aggirarsi armato di fucile e che poi è stato bloccato all’interno di un bar del paese. In manette è finito Aldo Soro, 60 anni di Sestu. Sarebbe lui secondo gli investigatori della squadra mobile l’assassino di Antonio Piras, 35 anni, di Sestu. La ricostruzione di quanto avvenuto ieri intorno alle 21 non è ancora chiara, la polizia e il magistrato Gaetano Porcu hanno interrogato per tutta la notte il fermato, già noto alle forze dell’ordine.

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I due avevano avuto una discussione in un bar nel pomeriggio, poi assieme si sono allontanati raggiungendo il terreno in aperta campagna dove è avvenuto il delitto. Il presunto assassino si è poi cambiato i vestiti ed è tornato al bar. Aldo Soro non ha collaborato con gli investigatori, che ancora cercano di recuperare l’arma del delitto. Secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori della squadra mobile, coordinati dal dirigente Roberto Pititto, Soro e Piras ieri pomeriggio alle 14 erano in un bar di via Giulio Cesare a Sestu. Sono rimasti tutto il pomeriggio all’interno del locale, bevendo e parlando. Nel tardo pomeriggio la discussione avrebbe preso una piega diversa diventando un vero e proprio litigio. Intorno alle 20,30 i due sono usciti assieme dal bar e si sono allontanati dal centro abitato di Sestu a bordo della Fiat 600 di Soro. Insieme hanno raggiunto il terreno in località Terra ‘e pilloni dove, forse a seguito dell’ennesimo discussione Soro ha imbracciato il fucile che aveva in auto e ha centrato con una fucilata al petto – l’arma era caricata a pallettoni – il 35enne, uccidendolo. È poi risalito in auto e si è allontanato. Secondo gli investigatori ha raggiunto una casa di un conoscente o un altro luogo, si è cambiato i vestiti, ha nascosto il fucile ed è tornato nel bar, dove è stato catturato dalla polizia. Smentita dagli investigatori l’ipotesi che il 60enne abbia girovagato per le strade di Sestu armato.

Il corpo di Antonio Piras è stato scoperto intorno alle 21.30. Il corpo era riverso a terra, supino in una pozza di sangue, tanto che inizialmente si pensava che fosse stato centrato con una fucilata al volto. Solo con l’arrivo del medico legale Roberto Demontis che ha eseguito l’esame esterno del corpo, è stato possibile accertare che il colpo mortale lo ha raggiunto al petto.

Ma.Sc.

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