Scuola, giorno della prima campanella: gli auguri dei sindaci e le classi vuote

Calo delle iscrizioni sì, ma non è sempre colpa della scuola. È il decremento delle nascite, e si dovrebbe scendere per la prima volta sotto i duecentomila studenti, giù dell’1,5 per cento con circa tremila alunni in meno. Comincia così l’anno scolastico in Sardegna, tra l’euforia dei ragazzi e i soliti vecchi problemi. Ma non più quello del sovraffollamento, anzi. Il problema in molti Comuni è l’accorpamento delle classi, laddove non ci sono abbastanza alunni per formarne una. Così scattano gli avanti e indietro con i Comuni vicini.

Ma c’è anche un problema docenti: in questi giorni, anche per l’effetto di ‘Quota 100’, le segreterie stanno cercando supplenti. È anche un problema di concorsi e graduatorie che, soprattutto in lettere e matematica, non sono riusciti a coprire tutte le cattedre. Ma il vero dramma è, come al solito, il diritto allo studio dei disabili: mancano gli insegnanti specializzati e, per assicurare il sostegno a tutti, si dovrà pescare da altre classi di concorso. Con molti esordienti mandati in classe.

Oggi la partenza, anche se diversi studenti sono entrati in classe da giovedì scorso, per decisione dei singoli consigli di istituto. Ma bambini e ragazzi non faranno giorni di scuola in più: avranno qualche giorno di vacanza supplementare nei giorni a ridosso di Halloween, carnevale e 25 aprile. Oggi in molti istituti, per le prime classi, c’è stata l’accoglienza in aula magna di studenti e genitori. Con il discorso inaugurale dei dirigenti scolastici. Tra incoraggiamenti e regole da rispettare: su tutte il divieto di fumo, anche nelle vicinanze della scuola. Ma attenzione anche ai telefonini: già pronti gli scaffali per depositarli prima che inizino le lezioni. ‘Guai’ in arrivo anche per le famiglie: tra astucci, zaini e libri la spesa – dicono gli addetti ai lavori – sarà in media di 600 euro a studente. Ma, sul versante libri, c’è la possibilità di dimezzare i costi con l’usato: mercatini da ogni parte e migliaia di annunci sui social.

Il primo giorno di scuola è anche il giorno dei messaggi che arrivano dai rappresentanti delle istituzioni ai ragazzi sardi, le generazioni del futuro che devono essere accompagnate e formate per la società. A cominciare dalla Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Grazia Maria De Matteis che ha rivolto a tutti gli studenti della Sardegna un augurio di buon lavoro. “L’inizio di un nuovo anno scolastico si rappresenta per tutti noi – scrive la Garante – come un momento di speranza per il futuro e riflessione per il passato”. La Garante auspica che questo nuovo anno sia per gli studenti un’occasione di crescita del sapere, di maturazione della personalità ma anche l’opportunità di fare nuove amicizie. Per gli insegnanti chiede un rinnovato entusiasmo e un aiuto per i genitori nel difficile e straordinario compito di educare i propri figli. “Mi impegnerò – conclude De Matteis – affinché la scuola sarda possa superare le difficoltà e con, la condivisione di tutte le istituzioni impegnate, raggiungere i livelli di efficienza, competenza che la nostra millenaria storia di civiltà merita”.

Auguri di buon lavoro a tutti gli studenti sardi e la rassicurazione che la scuola è una delle priorità della Giunta regionale, arrivano dal governatore Christian Solinas. “La macchina statale -afferma il presidente – deve essere in grado fino di seguire e interpretare con un’amministrazione veloce e adeguata il rapido cambiamento della scuola e di provvedere alla copertura dei tanti posti vacanti. Nonostante il calo demografico, che ha determinato il progressivo e inesorabile calo numerico degli studenti (meno 15% negli ultimi 10 anni), resta, e anzi si aggrava il problema della copertura delle cattedre. Le lezioni si svolgono spesso in locali inadeguati e in edifici privi di quei servizi necessari per una qualità scolastica accettabile. La Regione farà la sua parte per assicurare una soluzione dei problemi che affliggono cronicamente la scuola sarda, che è per noi una priorità assoluta. Senza una buona istruzione non ci può essere futuro per la società. Nella scuola, negli studenti, sono riposte le speranze per una società e per una Sardegna migliore. Auguri di buon lavoro cari studenti sardi”.

E moltissimi sono stati questa mattina i sindaci dei Comuni sardi che hanno voluto in prima persona rivolgersi ai ragazzi delle proprie comunità con un messaggio dedicato. Il primo cittadino di Bortigiadas (Sassari) e presidente dell’Anci, Emiliano Deiana, ha ripubblicato su Facebook una lunga lettera agli studenti, che aveva proposto in passato. “Il primo giorno di scuola ricordati di quanto sei fortunato ad avere la possibilità di andarci, di studiare, di imparare, di giocare. Devi sapere che nel mondo ci sono milioni di bambini che non hanno questa possibilità. Bambini uguali a te a cui viene negato il diritto di studiare, bambini che sono costretti a lavorare, che sono trattati come schiavi, che vengono esercitati e mandati alla guerra. Bambini a cui viene fatto un male che non si può nemmeno raccontare senza che loro ne abbiano la minima colpa: ricordati ogni tanto di loro quando non avrai voglia di studiare o di andare a scuola e che grande fortuna hai tu nel poterlo fare”, scrive Deiana.

Dal Sulcis Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, invia un video-messaggio dove augura a nome dell’amministrazione comunale un buon nuovo anno scolastico a tutti gli studenti e aggiorna sullo stato dei lavori della nuova palestra comunale in costruzione. Anche la prima cittadina di Fonni, Daniela Falconi, di buon mattino ha voluto fare gli auguri si ‘suoi’ ragazzi raccontando le novità che riguardano le scuole del suo Comune. “Alcuni lavori nelle scuole medie grazie al finanziamento Iscol@ (il piano di edilizia scolastica regionale varato dalla scorsa Giunta regionale ndr) e qualche colore in più nelle scuole elementari e una piccola e colorata area giochi davanti alle scuole a disposizione di tutti realizzata con fondi comunali. Nei prossimi giorni organizzeremo una giornata tutti insieme così che i bambini la possano vivere e rispettare al meglio”. Andrea Lutzu, sindaco di Oristano, ha partecipato all’inaugurazione dell’anno scolastico e ha postato una foto sulla sua pagina: “Tra l’entusiasmo, l’allegria e la voglia di apprendere dei bambini della scuola elementare del Sacro Cuore”.

A Cagliari gli auguri non arrivano via social dal sindaco Paolo Truzzu, ma attraverso una lettera rivolta a docenti, studenti e famiglie da parte del Comune. “Nonostante le tante difficoltà nelle quali si muove il mondo della scuola, sappiamo che sarà un anno entusiasmante, ricco di studio e di crescita personale e comunitaria. Lavoreremo senza sosta per migliorare la qualità delle strutture, dei trasporti, delle mense. Siamo pronti a dare un contributo concreto, in ogni modo possibile. E saremo agguerriti per combattere la dispersione scolastica. Troppi ragazzi non vanno più a scuola. Non possiamo permettercelo”, chiude la lettera. (mar.pi.)

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