Scorie nucleari in Sardegna? Dal governatore Solinas ai sindaci arriva il coro dei “no”

Dopo la notizia sugli otto siti ritenuti idonei a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, le reazioni della politica sarda non si sono fatte attendere. Fra le prime dichiarazioni quelle di sindaci e consiglieri regionali che esprimono “totale contrarietà” al potenziale scenario prospettato sulla “Carta nazionale delle aree idonee“, pubblicata dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Il fermo “no”, in serata, è del governatore Christian Solinas: “La Sardegna si è già espressa a suo tempo con un NO che non poteva lasciare spazio a dubbi. Sarebbe inaccettabile – scrive in una nota il presidente della Regione- che si calpestassero esiti referendari e specifiche norme regionali, di cui la Sardegna ha voluto dotarsi per scongiurare inaccettabili forme prevaricatorie come queste”.

“Prenderò immediati contatti con i vertici del Governo – conclude Solinas – per accertarmi che la leale collaborazione fra istituzioni e la correttezza dei rapporti fra Stato e Regione non sia stata compromessa”.

Fra i primi parlamentari ad intervenire, l’ex presidente Ugo Cappellacci (deputato e coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna): “Eravamo, siamo e sempre saremo contrari alla realizzazione in Sardegna di un deposito di scorie nucleare”. Il deputato Silvio Lai (Pd): “La Sardegna ha detto no con tutti i suoi comuni ad ospitare il sito preferendo l’inserimento alternativo dell’Einstein Telescope”.

Ma il coro dei no, destinato ad allargarsi, arriva anche dai banchi del Consiglio regionale. Fra i primi ad interventire Diego Loi (Europa Verde): “Decisione sbagliata, ci opporremo con tutte le nostre forze”. Alessandro Solinas (M5s): “Non accetteremo che la Sardegna diventi la discarica d’Italia”. Laura Caddeo, consigliera regionale di Alleanza Rosso Verde: “Noi speriamo che Christian Solinas ribadisca un no che non è solo quello delle comunità in elenco ma è quello di tutti i sardi all’individuazione della Sardegna come sede del Deposito nazionale.”

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