Salmo, nessuna audizione in Procura. Ma indagine e polemiche vanno avanti

Salmo non ha ricevuto alcuna convocazione dal procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, titolare dell’inchiesta sul comizio/concerto che il rapper ha tenuto venerdì sera a Olbia, la sua città, davanti a migliaia di spettatori assembrati e senza rispetto delle prescrizioni del decreto Gabrielli in tema di sicurezza prima
che delle misure di contenimento del contagio da Covid-19. È quanto trapela da ambienti vicini all’artista. Indirettamente, l’indiscrezione smentisce la notizia della sua imminente audizione come persona informata dei fatti, diffusasi nelle ultime 24 ore.

Poco dopo le 22 del 13 agosto Salmo era apparso sul palco in via Principe Umberto, in un’area demaniale su cui ha potestà autorizzativa l’Autorità portuale. Quest’ultima ha già detto alla Capitaneria di porto di Olbia, che svolge le indagini, di non aver mai ricevuto alcuna istanza, né a nome di Salmo né del fantomatico Dj Treeplo, né da parte dei gestori della ruota panoramica, titolari della concessione degli spazi in cui si è svolto l’evento.

Oggi l’assessore comunale del Turismo, Marco Balata, ha ribadito che il Comune non aveva autorizzato nulla. Oltre a Salmo saranno chiamati a raccontare la loro versione dei fatti agli inquirenti anche i titolari della ruota panoramica – già interpellati dagli investigatori – per una manifestazione che di fatto nessuno ha autorizzato. Se e quando sarà ascoltato, Salmo sarebbe intenzionato a ribadire che il suo exploit è stato una provocazione non annunciata. Deciso a promuovere un dibattito sulle regole e i vincoli in cui è costretto il settore degli spettacoli dal vivo, il rapper si sarebbe preso la responsabilità di “stressare” il confronto per portare tutti a
sedersi attorno a un tavolo e riscrivere le regole.

Al contrario il cantante sardo non solo è stato criticato e attaccato duramente da moltissimi suoi colleghi e numerosi esponenti del mondo dello spettacolo, ma è finito al centro dello scontro politico cittadino, tra l’opposizione che chiede le dimissioni del sindaco Settimo Nizzi (Fi) o dell’assessore Balata, presente al concerto, e la Procura che chiede come sia stato possibile, pur in assenza di un’autorizzazione formale di cui non si ha traccia, l’allestimento di un palco e di un evento del genere in pieno centro.

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