Sul concerto-comizio di Salmo del 13 agosto a Olbia interviene anche il Codacons con un esposto e con una nomina di parte offesa per concorso in epidemia colposa e omissione di atti di ufficio per sindaco, prefetto e forze dell’ordine. “Mentre la Procura di Tempio indaga in base alle informative del commissariato e della Capitaneria di porto e mentre infuria la polemica sui social, abbiamo deciso di muovere dei passi concreti – spiega l’associazione dei consumatori – per chiarire la catena di responsabilità che ha permesso un evento dove pochi dei presenti indossavano la mascherina, non c’era distanziamento sotto il palco, non è stato richiesto il Green pass e non è stato effettuato il tampone all’ingresso”.
“Sindaco, prefetto e forze dell’ordine – insiste il Codacons – devono garantire la sicurezza della città, bisogna capire al più presto perché nessuno è intervenuto”. “Troppi – sottolinea l’associazione – i punti oscuri ancora da chiarire: la presenza dell’assessore nel backstage del concerto, l’artista sconosciuto utilizzato per coprire Salmo, una manifestazione che di fatto nessuno ha autorizzato. Qualcuno deve esserne responsabile, e deve risponderne”.