Conseguenze amministrative e strascichi di polemiche. La vicenda del concerto a sorpresa e gratuito di Salmo, ha già diviso il popolo del web tra chi lo sostiene e chi – come Fedez – lo attacca, ora è sotto l’attenzione dei magistrati di Tempio che hanno convocato alcune persone, tra cui sembra lo stesso rapper olbiese.
Come riporta L’Unione Sarda, la violazione ipotizzata dalla Capitaneria di Porto di Olbia, per la serata del 13 agosto, è l’utilizzo improprio dello spazio demaniale assegnato ai proprietari della ruota panoramica della città gallurese. Si tratta della striscia di terreno oggetto di una concessione quadriennale, dove era posizionata una piattaforma rialzata sulla quale si è esibito l’artista. Il verbale che sarà contestato indicherebbe una sanzione di circa 1800 euro.
Ma non solo. Alla Procura di Tempio, invece, interessa verificare la condotta di soggetti con incarichi pubblici e per questo è importante la versione di Salmo (come persona informata sui fatti). ll tema è l’eventuale (tutta da provare) conoscenza di luogo e orario del concerto non autorizzato da parte di soggetti istituzionali. Lui però aveva già detto di aver organizzato tutto all’insaputa della parte istituzionale locale.
Intanto a Olbia le prime conseguenze della polemica portano un’attenzione massima sulle regole sanitarie per gli eventi in programma. Così Mirtò una storica manifestazione che ogni anno coinvolge artisti e commercianti nel centro storico viene annullata. “Per motivi tecnici e organizzativi, derivanti dalla delicata situazione sanitaria nella città di Olbia, la settima edizione di Mirtò, il Festival internazionale del Mirto 2021, è stata annullata”.
A poche ore dall’inizio dell’evento lo hanno comunicato gli organizzatori. Di conseguenza, fanno sapere, “non si svolgeranno tutti gli spettacoli precedentemente comunicati e inseriti in cartellone”. L’apparato comunicativo di Mirtó non fa alcun collegamento tra l’annullamento dell’evento e le polemiche seguite al concerto di Salmo di venerdì scorso. Ma allora ci pensa Fedez. “Il concerto protesta di Olbia inizia ad avere conseguenze, ed è giusto che a pagare siano altri – scrive polemicamente il rapper milanese su Istagram -. Davanti alla voglia di un artista benestante di cantare fortissimo, piccoli commercianti e artigiani di Olbia oggi si sono visti annullare la sagra del mirto. Si tratta – denuncia – di persone meno agiate dell’artista, che avevano necessità di lavorare per portare il cibo a casa. Ma quando si protesta – ironizza – non si guarda in faccia nessuno”.
Riferendosi ad altri artisti che hanno detto di stare con Salmo, Fedez consiglia di “replicare le gesta del vostro beniamino, chiamate un vostro amico assessore di Forza Italia e fatevi fotografare con l’hastag Forza Italia e elezioni 2021. Così – chiosa – avrete il vostro protesta starter pack pronto per voi. Mi raccomando ragazzi, la rivoluzione comincia da oggi”.
Il sindaco Settimo Nizzi non ci sta alla versione degli organizzatori di Mirtò. “Quando Mirtò dichiara che la sagra del mirto salta a causa della grave situazione sanitaria della città, dice una cosa senza alcun fondamento, e questo è un fatto gravissimo – tuona nel corso di una conferenza stampa convocata d’urgenza a poche ore dal comunicato degli organizzatori -. Rispetto a giovedì scorso siamo passati da 111 a 144 positivi, perciò non c’è alcun allarme“, ha affermato il sindaco, respingendo, senza parlarne esplicitamente, che il contestatissimo concerto di Salmo di venerdì scorso possa aver già avuto pesanti ripercussioni sulla diffusione del contagio da Covid-19.
“La manifestazione è saltata per questioni legate agli organizzatori, sono stati loro a tirarsi indietro perché non sono riusciti a prepararsi tecnicamente in base alle norme vigenti”, precisa ancora Nizzi. A collegare pubblicamente il concerto di Salmo e l’annullamento di Mirtò in un rapporto di causa/effetto, è stato Fedez, che sulla questione ha ingaggiato uno scontro frontale col rapper olbiese. “Queste sono le conseguenze del concerto di venerdì – scrive Fedez su Instagram – e a farne le spese sono stati altri”.