L’indagine era scattata lo scorso anno dopo le denunce degli abitanti vicini ai quartieri di Mulinu Becciu e Su Planu, a Cagliari, nonché da parte di vari comitati e associazioni ambientaliste, a causa di ripetuti roghi di rifiuti nel campo nomadi poco distante dalla sede della motorizzazione. Ora dopo il sequestro dell’area, ai margini della statale 554 che non è stata però sgomberata, il sostituto procuratore Giangiacomo Pilia ha chiuso le indagini preliminari e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio nei confronti di nove cittadini di origini bosniaca accusati, a vario titolo, di disastro ambientale, gestione di rifiuti non autorizzati e inquinamento. Stando all’ipotesi degli inquirenti, con i roghi che i componenti di due famiglie nomadi appiccavano in una zona del campo veniva estratto il rame da cavi elettrici e altro materiale altamente inquinate che poi finiva a ridosso della Motorizzazione.
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