Nessun movente preciso, forse solo la voglia di creare disturbo dietro i due roghi contestati dal personale del Corpo forestale di Oristano al disoccupato di 28 anni di Terralba finito agli arresti domiciliari con l’accusa di incendio doloso. Il giovane, del quale non è stata resa nota l’identità e che avrebbe qualche problema di carattere sociale, è stato visto e riconosciuto dagli agenti delle stazioni di Marrubiu e di Ales mentre percorreva in bicicletta i luoghi degli incendi ed è stato poi arrestato quando è rientrato nella sua abitazione. I risultati delle indagini svolte finora sembrano escludere la volontà di arrecare danni a persone o cose e alla stessa conclusione porterebbero i problemi sociali dell’arrestato, che resta ai domiciliari in attesa di comparire davanti al gip del Tribunale di Oristano per l’udienza di convalida. Per i due incendi che gli sono stati contestati, i Forestali sono convinti di aver raccolto elementi più che fondati di colpevolezza, ma le indagini proseguono per accertare eventuali sue responsabilità anche per gli altri sei roghi divampati tra ieri e avantieri con le stesse modalità.
Gli incendi, ha spiegato all’ANSA la dirigente dell’Ispettorato ripartimentale del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale di Oristano Maria Piera Giannasi, hanno percorso aree limitate e non hanno provocato danni particolarmente ingenti, ma hanno comunque determinato una situazione di grave rischio per l’incolumità delle persone perchè appiccati in prossimità di nuclei abitati e in zone sulle quali insistono numerose attività agricole, quindi molto frequentate.