Roberto Zanda: “Voglio essere il primo a correre nel deserto con arti bionici”

“Il prossimo traguardo che mi sono prefissato è tornare a correre in un deserto, devo riprendere il deserto”. Roberto “Massiccione” Zanda, 60 anni nonostante quanto avvenuto durante l’ultima impresa, la Yukon Artic Ultra, la maratona in solitaria nel deserto ghiacciato del Canada dove il termometro scende anche a -50 gradi, in cui ha rischiato di morire e ha perso a causa del congelamento, mani e piedi, non si arrende.

Grazie agli arti bionici di ultima generazione forniti dalle Officine ortopediche Adelaide, ha già in mente di tornare a correre questa volta nuovamente al caldo. Lo ha annunciato oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione del libro edito da Baldini e Castoldi, “La vita oltre – Una storia vera di coraggio e rinascita”. Scritto da lui stesso e da Salvatore Vitellino, in cui racconta la terribile esperienza vissuta in Canada, l’amputazione di mani e piedi, ma anche la sua vita a volte amara che lo ha reso l’iron man che oggi tutti conoscono.

“Ho una grande responsabilità nei confronti delle persone – ha detto Roberto – il messaggio che voglio mandare è quello di non perdere mai la speranza, prendere le cose positive della vita e chiudere in un cassetto quelle negative, poi andare avanti ponendosi sempre piccoli e grandi traguardi”. È proprio con questa forza che “Massiccione” è riuscito a superare quelle 12 ore nelle foreste ghiacciate dello Yukon, correndo a piedi nudi su un lago ghiacciato o arrampicandosi senza guanti su un albero alla ricerca del percorso ormai smarrito. La stessa forza che lo ha tenuto sveglio, nonostante le allucinazioni, mentre l’oscurità lo avvolgeva e le forze erano pronte ad abbandonarlo.

Una forza e un coraggio che arrivano dal suo percorso di vita, dalle esperienze familiari, ma anche nella Folgore. Proprio per questa ragione oggi il libro è stato presentato nella sede del circolo unificato del Comando Militare Esercito Sardegna. Ed è stato proprio il comandante del Comando esercito Sardegna, il generale Giovanni Domenico Pintus ad accogliere “Massiccione”. “Ben tornato Roberto”, ha detto introducendo la presentazione del libro. In sala tantissimi amici e fan di Roberto pronti a incitarlo per la nuova sfida. Zanda ha infatti annunciato l’intenzione di voler correre nel deserto della Namibia. “Voglio essere il primo uomo a correre nel deserto con arti bionici”, ha detto. In tanti hanno voluto fare una foto con “Massiccione” altri hanno atteso il momento conclusivo della presentazione, quando Roberto con la sua mano bionica ha firmato la prima copia del suo libro.

Ma.Sc.

Ecco l’intervista

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