Proposta di legge dei Riformatori: “La Regione sostenga la Fondazione Sciola”

La Regione deve partecipare alla neonata Fondazione Pinuccio Sciola e avviare lo studio per dare seguito al sogno dell’artista di San Sperate, recentemente scomparso, di realizzare un museo a cielo aperto lungo la statale 131 Carlo Felice che collega Cagliari e Sassari. Le due proposte – una leggina e una mozione – sono state illustrate dal partito dei Riformatori questa mattina nel corso di una conferenza stampa.
Per la partecipazione alla Fondazione presentata ufficialmente dai figli dell’artista lo scorso 22 luglio, che ha l’obiettivo di tramandare e custodire la memoria storica dell’artista, di tutelare le opere e l’immagine di Sciola e promuovere la consultazione e lo studio delle sue opere, oltre che ricerche, convegni e altre iniziative per valorizzarne il messaggio artistico e umano, i Riformatori ipotizzano un contributo iniziale di 20 mila euro annui e l’individuazione di un rappresentante (o dello stesso presidente della Regione) all’interno dell’organismo.

“Sciola rappresenta un modo significativo di fare arte e ha dato lustro alla realtà isolana – ha spiegato il capogruppo Attilio Dedoni – la nostra è una proposta aperta verso tutti coloro che in Consiglio regionale hanno la sensibilità e la disponibilità di apprezzare la figura di Sciola e l’espressione artistica. Se l’assemblea sarda è capace solo di sprecare denari in altro modo, allora non abbiamo capito niente: vogliamo dare contezza dell’identità della Sardegna. Goni è meno di Stonehenge?”.
Secondo Michele Cossa “le opere d’arte realizzate da Sciola sono eterne perché ha utilizzato le pietre. Pinuccio, inoltre, non si è mai fatto prendere dal provincialismo e la Regione non può stare fuori dall’intento di valorizzare l’immagine e le opere di Sciola e dall’idea di dare gambe al sogno di realizzare il museo lungo al 131”.

Per Gianni Filippini, direttore editoriale dell’Unione Sarda, “esiste una difficoltà ad avviare i progetti artistici senza Pinuccio, che aveva una forte capacità di empatia con pubblico, artisti e istituzioni. Il museo sulla 131 rappresenterebbe un segnale di una volontà collettiva di dare seguito a quei progetti, ma si tratta di un’idea talmente grande che solo la massima istituzione della Sardegna può essere coinvolta”.

Infine il sindaco di San Sperate, Enrico Collu, ha sostenuto che “dalla cultura si può creare lavoro”.

 

A proposito del museo lungo la strada statale 131, già promesso dal presidente della Giunta Regionale Francesco Pigliaru nel corso della cerimonia di addio a Pinuccio Sciola lo scorso 15 maggio, i Riformatori inviano una richiesta ben precisa alla Regione: “Con la mozione, che auspichiamo possa essere sottoscritta e sostenuta da tutti i consiglieri regionali, chiediamo alla Giunta di farsi promotrice, presso tutti i paesi europei, di una selezione di artisti di chiara fama internazionale per realizzare lungo i 240 chilometri della SS 131 un’installazione capace di modificare l’attuale paesaggio della Sardegna – affermano i Riformatori – passando da malinconica terra di vacanze a paesaggio unico al mondo e frutto di una cultura millenaria, legata alle sue pietre e alle sue tradizioni”.

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