Protesta a Nuoro contro Salvini: ‘Fischia il vento’ e bandiere di ‘Potere al popolo’

Contestazioni a Nuoro all’arrivo del leader della Lega, Matteo Salvini, per la seconda tappa della sua due giorni in Sardegna dopo quella di Olbia alle 16. Un gruppo di manifestanti con le bandiere di Potere al popolo ha innalzato cartelli con la scritta ‘Mai con Salvini’ e intonato il canto partigiano ‘Fischia il vento’. Il presidio di protesta, tenuto a distanza dal palco dell’ExMé dove parla il ministro dell’Interno, è guardato a vista dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa.

Da Nuoro Salvini ha detto ad avvio di comizio: “Sono emozionato da tanta gente, devo tornare più spesso in Sardegna”. Per lui anche un regalo dal coordinatore provinciale della Lega, l’ex azzurro Pierluigi Saiu, che l’ha omaggiato con un bronzetto nuragico, un capo tribù. “Un bel reperto archeologico – ha commentato Salvini -: ho visto fuori altri reperti con la bandiera rossa e la falce e martello. Una risata li accompagnerà”. Sui temi strettamente politici, Salvini ha tuonato: “Sono qui perché bisogna mandare via la giunta Pigliaru. Non si risparmia sulla sanità, io sono uno strumento per ricostruire quello che è stato distrutto in Sardegna da questa politica. Non ho bacchette magiche. La Sardegna la salvate voi”. Proprio sulla sanità tra Salvini e il presidente Francesco Pigliaru c’è stato uno scontro a distanza col governatore che ha fatto notare: “Ci critica sulla sanità per presunti tagli, ma poi il suo Governo chiede alla nostra Regione di tagliare gli ospedali“. Salvini ha concluso il comizio di Nuoro più o meno con le stesse parole usate a Olbia: “Avete 90 giorni di tempo per cambiare il vostro destino. Se avete voglia di cambiamento, un cambiamento che farà notizia in tutto il mondo, prendetemi in considerazione. Non sono venuto qui ad imporre il nome del candidato governatore: il governatore per la Sardegna lo scelgono i sardi”.

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