Processo ‘Veleni Quirra’, i pastori: “Prima le esplosioni, poi la leucemia”

Udienza incentrata sulla deposizione dei testi dell’accusa, ieri in Tribunale a Lanusei (Ogliastra), per i cosiddetti ‘veleni’ di Quirra (leggi qui). Cinque le persone ascoltate dal giudice monocratico Nicole Serra, tra militari e tecnici che hanno lavorato nel poligono militare di Perdasdefogu e pastori. “Avevo gli animali dentro la base, il terreno era pieno di residui delle esplosioni, mio figlio è morto di leucemia”, ha raccontato l’allevatore Mario Melis, di 78 anni. La stessa malattia contratta da un altro teste, Gildo Madeddu della Vitrociset, l’azienda che si occupava di manutenzione e smaltimento rifiuti per la base militare. “Mi sono ammalato di leucemia nel 1992, tuttora sono in cura e per questo mi è stata riconosciuta dall’Inail la causa di servizio”, ha detto in aula. È stata poi la volta di un cacciatore di Jerzu, Giuseppe Mura: “Il davanzale del balcone di casa era pieno di polvere a seguito delle esplosioni – ha spiegato – polveri che poi ho messo in due barattolini e consegnato ai poliziotti nel 2011. Agli inquirenti ho consegnato anche la foto di un agnello nato a sei zampe nell’azienda di un amico”.

Gabriele Melis, invece, maresciallo in pensione, in missione a Perdasdefogu dal 1995 al 2002, dove è poi tornato nel 2008, ha parlato del lavoro nella base: “si faceva brillare munizionamento da guerra difettoso, obsoleto e scaduto. Si preparavano i fornelli 4 metri per quattro, dentro i quali si metteva il munizionamento di qualsiasi genere e si faceva esplodere. Subito dopo si creava una nube alta alcune decine di metri. Dopo la deflagrazione si procedeva all’ispezione del cratere e si usavano guanti in pelle e semplici mascherine in garza. Gli allevatori venivano allontanati ma terminate le operazioni potevano rientrare”.

Otto gli imputati che si devono difendere dall’accusa di omissione aggravata di cautele contro infortuni e disastri: sono i comandanti che hanno guidato il poligono dal 2004 al 2010, Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Valter Mauloni e Carlo Landi e Paolo Ricci, e i comandanti del distaccamento dell’Aeronautica di Capo San Lorenzo, Gianfranco Fois e Francesco Fulvio Ragazzon. La lista dei testi dei Pm, Biagio Mazzeo e Daniele Loi, è ancora lunga: il processo è stato aggiornato all’1 giugno.

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