Il processo alla psico-setta ‘Onda delta’, la difesa: “Non c’era nessun santone”

L’attività della psico-setta ‘Onda Delta’ non ha mai violato la legalità. Ne è convinto l’avvocato Angelo Magliocchetti, difensore dell’architetta 52enne di Orgosolo, Lucia Dettori, a processo con altre sette persone e indicata dall’accusa come fondatrice e guru del gruppo. Davanti ai giudici del tribunale di Nuoro, l’avvocato ha sottolineato che “gli imputati di questo processo sono stati sottoposti alla gogna mediatica e poi abbandonati a loro stessi. Oggi gli atti processuali ci restituiscono la verità e le testimonianze non hanno avvalorato nulla dell’impianto accusatorio, nei corsi frequentati si cercava solo il benessere, si faceva meditazione”. Ai componenti della psico-setta viene contestata l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione di medico e psicologo: “Lucia Dettori è stata derisa come una santona e considerata una ‘rovina famiglie’. Ma tutte le testimonianze ci dicono il contrario – ha ribadito il difensore -. Mai nei corsi frequentati si facevano attività legate alla psicoterapia, né si consigliava l’uso di droghe o si prescrivevano farmaci. La tecnica messa in atto, secondo le prove testimoniali, era ben altra e solo di tipo meditativo”.

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A confutare l’accusa di associazione a delinquere è stato invece un altro difensore, l’avvocato Mario Lai. “Una imputazione del genere non è comprensibile – ha chiarito – l’associazione a delinquere è contestata dal dicembre 2014, ma tutte le testimonianze su cui è stata formulata l’accusa parlano del periodo che va dal 2009 al 2012”. Nella sua requisitoria il Pm, Giorgio Bocciarelli, aveva sollecitato la condanna a quattro anni per Lucia Dettori e il suo compagno Luigi Franceschini, 46 anni di Pesaro; due anni e sei mesi per Christian Cesaroni, 40 anni di Urbino, Stefania Seddone, 46 anni di Nuoro, e Michela Dettori, 61 anni, sorella di Lucia; un anno e sei mesi per Angela Golosio, 39 anni di Mamoida, Pasqualina Dettori, 64 anni, l’altra sorella di Lucia, e Marta Pasqualin, 38 anni di Treviso. La sentenza è attesa per il 26 febbraio prossimo.

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