“Il suicidio doppio omicidio è uno dei primi sintomi della sindrome di ‘depressione psicotica’, una forma di disturbo delirante: chi ne è affetto vede l’unica salvezza nell’omicidio salvifico per se e per i suoi cari”. Così il Presidente della Società Psichiatri Italiani, Emilio Sacchetti in riferimento al biglietto lasciato dalla madre prima di essersi buttata giù da un balcone di un hotel a Cagliari con le sue due figlie, nel quale la donna aveva espresso il suo disagio nei confronti della vita. “Bisogna sempre aspettare la perizia per poter dare una lettura chiara e definitiva del gesto della giovane donna. Il suicidio è un fenomeno complesso da definire e lo è ancora di più in questo caso quando ci sono dei bambini. La persona malata di depressione psicotica vede la vita ingestibile – prosegue lo psichiatra – insostenibile, devastante, e vede come unica salvezza per se e per i suoi affetti la morte, ecco perché in questo specifico caso la madre ha voluto con se anche i bambini, i suoi affetti più cari, si è sentita in dovere di salvarli dai mali della vita”.
“Le forme di depressione, a qualsiasi grado esse siano – spiega ancora Sacchetti – vanno curate con dei farmaci ed è compito dei familiari costringere il depresso a curarsi dopo aver consultato un esperto”. Nel caso della madre suicida “non possiamo sapere se aveva o meno iniziato un percorso di cura, che in questi casi è lungo e i farmaci non sempre fanno effetto subito, possono passare settimane prima che si veda un primo beneficio. Io consiglio – conclude il presidente degli psichiatri – per i casi piuù gravi il ricovero durante il percorso di analisi, proprio per evitare che le manie suicide prendano il sopravvento arrecando danni anche a persone come bambini che sono indifesi”.