Sono ripresi questa mattina i blocchi stradali organizzati dai pastori: le immagini arrivano dal Nuorese e dal nord dell’Isola. La circolazione è stata fermata in due punti: nella statale 131 dcn (foto Ansa), dove si è formata una fila di sei chilometri, e sulla strada che da Tempio porta a Sassari. La statale 131 invece è chiusa in entrambe le direzioni al km 135 nei pressi di Borore, mentre al km 107 è chiusa la carreggiata sud all’altezza di Bauladu.
Si sapeva da ieri che la 131 dcn sarebbe rimasta bloccata: i pastori si sono ritrovati al bivio per Sologo, nel territorio comunale di Lula, tra Nuoro e Siniscola. Sono rimaste chiuse al traffico entrambi le carreggiate dal chilometro 50 all’83. La strada è stata ‘occupata’ con decine di mezzi pesanti messi di traverso. Su un grosso tir è stato poi sistemato uno striscione con la scritta “Io sto coi pastori sardi”. Da un cavalcavia è stato poi lanciato il latte.
Lungo la statale Tempio-Sassari, il blocco è avvenuto all’altezza del bivio per Laerru (foto di Grazia Marras). Anche lì il latte è stato buttato in strada da un cavalcavia. Una pioggia bianca applaudita dalle decine di allevatori e amici che in tutta l’Isola stanno animando la rivolta.
Sulla strada continuano a contarsi anche assalti ai camion. L’ultimo lo ha raccontato La Nuova Sardegna: nel quotidiano oggi in edicola è riportato il blitz messo a segno da tre uomini incappucciati e armati con bastoni. Hanno fermato il titolare di un piccolo caseificio isolano e lo hanno costretto svuotare sull’asfalto la cisterna contenente settecento litri di latte che era stato appena ritirato da alcuni allevatori del Nord Sardegna. Indagano i carabinieri.
Anche a Lula, all’ingresso del paese, a pochi chilometri dal blocco stradale al bivio per Sologo, ci sono stati momenti di tensione: un gruppo di pastori hanno fermato un camion che transitava sulla provinciale e hanno obbligato all’autotrasportatore e far vedere il carico. Davanti al diniego dell’autista il clima si è fatto pesante: è dovuta intervenire la polizia in assetto antisommossa. La mediazione è stata affidata ad una decina di sindaci del territorio che sono riusciti a convincere l’autista del mezzo pesante a fare ispezionare il contenuto del camion: all’interno c’era carne di provenienza italiana. Dopo questo controllo, il mezzo è potuto ripartire.