Gli ambientalisti del Grig (Gruppo di intervento giuridico) prendono posizione sull‘incidente avvenuto alla Saras, con centinaia di litri di paraffina caduti in mare. “Solo l’ennesimo episodio”, si legge in una nota diffusa dall’associazione presieduta da Stefano Deliperi. Dal Grig ricordano “i dati sui danni ambientali legati alla presenza della Saras, per colpa della quale siamo diventati una terra di leucemia, con un numero di casi che a Sarroch è superiore del 30 per cento alla media regionale”.
Gli ambientalisti hanno riferimento alle cifre del 2012, “le ultime disponibili”, precisano. “Gli impianti Saras hanno emesso nell’aria 5.930.000 tonnellate di anidride carbonica insieme a 8,19 tonnellate di benzene, 3.790 di anidride solforosa, 2.430 di diossido di azoto e tante altre amene sostanze”. Ancora: sempre stando a quanto si legge nel comunicato degli ambientalisti, dagli impianti di Sarroch “sono stati sversati in mare 184 chili di nichel, 16,1 chili di arsenico e 196 di zinco. Questi numeri sono contenuti sul Registro europeo delle emissioni (E-Prtr) e da qui dipendono anche le alterazioni ai dna dei bambini. Per quanto tempo ancora dobbiamo soportare tutto questo?”.