Pakistani assolti dal reato di terrorismo, ora tornano in cella per pericolo di fuga

Sono finiti di nuovo in carcere, stavolta per pericolo di fuga, due degli otto pakistani assolti un mese fa dall’accusa di terrorismo su undici imputati (10 pakistani e un afgano) accusati di far parte di una cellula di Al Qaeda con base a Olbia e di essere coinvolti nella strage che nell’ottobre 2009 che provocò 137 morti e oltre 200 feriti al mercato di Peshawar, in Pakistan. La notizia è riportata sui quotidiani sardi. I due, Sultan Wali Khan e Imitias Khan, erano stati, però, condannati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il pm della Dda di Cagliari, Danilo Tronci, nel processo conclusosi lo scorso 13 aprile (nella foto) aveva chiesto quattro ergastoli, condanne da 6 a 18 anni di carcere per gli altri, e un’assoluzione. Ora, per i due si sono riaperte le porte del carcere di Sassari, su ordine dei giudici della Corte d’Assise che hanno accolto la tesi del pm Tronci: i due pakistani, grazie ad una rete di contatti, potrebbero far perdere le proprie tracce sottraendosi alla giustizia italiana.

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