Orosei, in mare monete d’oro e argento: forse legate a un naufragio del ‘700

Un eccezionale ritrovamento di monete antiche nei fondali del Golfo di Orosei è stato possibile grazie alla segnalazione di un subacqueo tedesco, che la scorsa estate aveva rinvenuto i primi undici reperti. Grazie alla collaborazione tra i carabinieri del comando provinciale di Nuoro – a cui l’uomo aveva segnalato il caso – e dei nuclei Tutela patrimonio culturale e subacquei di Cagliari, al termine di una campagna di indagini archeologiche marine durata tutta l’estate scorsa, sono stati rinvenute 46 monete antiche di cui 27 in oro di conio spagnolo risalenti al periodo XVI-XVIII secolo, 3 in oro di conio francese (presumibilmente Luigi XV), 2 piemontesi del XVII secolo e 14 in argento di conio spagnolo del XVII sec.; 3 frammenti ceramici di anfore, un frammento di ceramica decorata con smalti ed un frammento di metallo, tutti di presunta epoca romana. È stato individuato inoltre un timone di grosse dimensioni, di quasi 5 metri attribuibile ad una nave spagnola del XVII secolo.

“Si tratta di uno dei ritrovamenti più importanti nel Mediterraneo – ha spiegato il dirigente della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio di Sassari e Nuoro, Bruno Billeci, nel corso di una conferenza stampa nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Nuoro -. L’ipotesi più plausibile è che le monete siano finite in acqua in seguito a un naufragio di una media imbarcazione che trasportava una riserva aurea, a ridosso del 1712, visto che alcune monte conservavano un filo di conio di quell’anno. Abbiamo condotto l’attività di controllo con i funzionari e tecnici responsabili di archeologia subacquea e le monete ritrovate sono variamente datate dal 1556 al 1712. Molte sono in stato di conservazione ottimale altre sono fortemente degradate e sono in corso di restauro nel nostro centro di Li Punti. La maggior parte delle monete sono spagnole”.

I reperti recuperati sono stati affidati ai funzionari-archeologi per stabilirne con esattezza l’epoca e studiarne la provenienza ed il contesto di rinvenimento. Mentre il sito archeologico sottomarino sarà i sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza. Per il comandante del nucleo Tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Cagliari, Paolo Montorsi, che con il nucleo Subacqueo ha condotto il monitoraggio nella costa, “siamo in presenza di un ottimo lavoro integrato che parte del senso civico del turista tedesco che ha rinvenuto le monete e serve per sensibilizzare alla tutela del nostro patrimonio culturale”. Presente alla conferenza stampa il dirigente del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Nuoro, Michele Cappa, che ha sottolineato l’importanza del lavoro fatto dai militari per mesi nel Golfo di Orosei.

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