È stato un racconto straziante, quello di Elias Schintu, manutentore dell’Holiday Residence Rifugio di Orosei che ha ripercorso, davanti ai giudici, i tragici momenti del 2 settembre del 2018, quando perse la vita il piccolo Richard Mulas, 7 anni di Irgoli, figlio della donna delle pulizie, morto annegato nella piscina della struttura turistica perché rimasto incastrato in un bocchettone sott’acqua. Come riporta il quotidiano L’Unione Sarda Schintu, ha riferito che “a bordo piscina c’era il coltello che, mi dissero, qualcuno l’aveva usato per tirare fuori la mano del bimbo incastrata nel bocchettone“. Schintu ricorda i tentativi disperati di rianimare il piccolo a bordo piscina e le urla della mamma.
Schintu, inoltre, ha riferito che la griglia dieci giorni prima dell’accaduto era sul fondo e, seppure danneggiata, assolveva al compito di protezione poi, “non so chi la tolse“.
Sardinia Post si ferma, la solidarietà della Giunta Todde
La presidente Alessandra Todde e tutta la Giunta regionale esprimono la loro vicinanza ai giornalisti di Sardinia Post, rimasti senza lavoro…