Nessun “linguaggio criptico”: nelle intercettazioni registrate dagli inquirenti durante l’operazione ‘Green thumb’, sullo spaccio di sostanze stupefacenti, non c’era alcun riferimento metaforico alla droga, ma fatti realmente accaduti. Il Gip di Sassari ha dunque rimesso in libertà, revocando gli arresti domiciliari, il 60enne originario di Cagliari e residente a Nuoro Gabriele Mascia. Durante l’interrogatorio di garanzia l’uomo, assistito dall’avvocato Pietro Pittalis, ha spiegato che l’unico rapporto avuto con il presunto capo della banda, Lucio Baltolu, riguardava la riparazione di un cellulare che quest’ultimo gli aveva affidato, affinché lo portasse in un negozio specializzato.
Il legale, a conferma di quanto sostenuto dal suo assistito, ha riprodotto la fatturazione della riparazione avvenuta. Al termine dell’interrogatorio, il Gip del Tribunale di Sassari ha dunque revocati i domiciliari a Mascia e lo ha rimesso in libertà.