La Polizia di Stato di Taranto sta eseguendo una vasta operazione antimafia, coordinata dalla Dda di Lecce, con l’arresto di decine di persone ritenute responsabili, a vario di titolo, dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, omicidio, estorsione, rapina e detenzione di armi. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, hanno accertato che il gruppo criminale operava su Taranto con forti articolazioni a Verona e nel Sassarese: in manette due fratelli di Porto Torres.
Il primo, arrestato dalla Squadra mobile di Sassari, si chiama Sandro Soru, 32 anni. L’accusa nei suoi confronti è di traffico di sostanze stupefacenti. L’uomo era entrato in rapporti con il boss pugliese Orlando D’Oronzo, una delle figure centrali dell’inchiesta, circa due anni fa, quando quest’ultimo si trovava in regime di sorvegliato speciale con l’obbligo di soggiorno nella città turritana. Soru e D’Oronzo, che erano colleghi come dipendenti di un’azienda privata, avevano stretto amicizia, ma le intercettazioni a disposizione degli inquirenti rivelerebbero il coinvolgimento del portotorrese nel traffico di droga. Nell’ambito della stessa inchiesta è stato arrestato dalla Questura di Milano anche Manuel Soru, fratello di Sandro, ospite di una comunità di recupero in Lombardia.