Sarà il medico legale Roberto Demontis ad eseguire l’autopsia sul corpo di Carlo Cincidda, il 62enne che sabato scorso a Senorbì (Sud Sardegna) ha ucciso la moglie Paola Sechi, 51 anni, nella loro abitazione di via Brigata Sassari, e poi si è tolto la vita. L’uomo ha strangolato la moglie a mani nude, poi è uscito di casa e ha raggiunto un silos della cantina per la quale aveva lavorato fino allo scorso anno e si è lanciato nel vuoto (leggi qui). Terminati gli accertamenti del medico legale, il pm di Cagliari che coordina le indagini ordinerà la restituzione della salme ai familiari per i funerali. I cittadini di Senorbì sono ancora sotto choc per quanto accaduto sabato. Carlo Cincidda e Paola Sechi erano molto conosciuti in paese. Nessuno riesce a spiegarsi le ragioni di quanto è successo. Qualche giorno prima erano stati visti assieme passeggiare, nessuno li aveva mai visti litigare, anche se da dicembre dello scorso anno il loro rapporto si era incrinato. A quanto para la 51enne aveva intenzione di separasi, ma il marito non voleva credere alla fine della relazione e sabato mattina dopo l’ennesima discussione ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita.
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