Omicidio di Francesca Deidda, intervista alla criminologa Roberta Bruzzone: “Delitto premeditato, Sollai l’ha uccisa per i soldi”

di Lorenzo Musu

Igor Sollai ha ucciso la moglie con premeditazione e l’avrebbe fatto per i soldi. Non avevano litigato. Una volta lasciata senza vita, ha poi occultato il corpo della donna da solo”. Lo sostiene Roberta Bruzzone, psicologa forense e criminologa investigativa, mesi dopo la sua ultima dichiarazione in merito all’omicidio di Francesca Deidda.

Bruzzone è consulente per l’avvocato Gianfranco Piscitelli, che rappresenta il fratello di Francesca Deidda, Andrea. La vicenda della 42enne di San Sperate ha ancora tanti punti interrogativi che la criminologa ha cercato di chiarire. Nel 2025 presenterà in Sardegna ‘Delitti allo Specchio’, uno spettacolo sui casi di Chiara Poggi e Meredith Kercher, due vicende di cronaca nera italiana che hanno tenuto banco nei programmi televisivi e fra le pagine di giornale. Prima tappa al Teatro Massimo di Cagliari, il 31 maggio, poi al Teatro Verdi di Sassari, il primo giugno.

Poche settimane fa Igor Sollai, marito di Francesca Deidda, ha confessato di aver ucciso la donna durante una lite, respingendo l’accusa di premeditazione. L’uomo ha anche negato il movente economico legato a un’assicurazione sulla vita della moglie che gli avrebbe permesso di incassare 100mila euro. Le sue dichiarazioni la convincono?

“Credo che la dichiarazione di Sollai non sia chiara, le prove mi lasciano ipotizzare che non ci sia stata nessuna lite. L’assassinio è stato premeditato, lucido, veloce. Il movente c’è ed è proprio quello economico. Il 43enne, arrivato al capolinea della loro relazione, ha visto in Francesca un vantaggio dal punto di vista finanziario. Sollai aveva un obiettivo: voleva far credere che Francesca si fosse allontanata di proposito. La versione da lui riportata racconta che aveva accompagnato la moglie in un posto, dove avrebbe incontrato altre persone. Una sorta di setta, per farsi una nuova vita”.

Lei recentemente ha dichiarato che non esclude la possibilità di un aiuto a Sollai nell’occultamento del corpo della moglie. E’ ancora convinta?

“Quando ho preso in carico il caso, il posizionamento della salma mi ha fatto pensare che qualcuno l’avesse aiutato. In realtà non si è rivelato proprio così. Adesso le cose sono diverse. La mancanza di conferme investigative, oltre alle piante comprate dall’uomo per occultare il corpo di Francesca, mi fanno ipotizzare che abbia agito da solo”.

Nel corso della sua carriera, le è capitato di seguire anche altri casi in Sardegna?

“Mi è capitato di seguirne diversi, fra cui quello di Valentina Pitzalis, la ragazza che il marito, Manuel Piredda cercò di bruciare con la benzina ma morì lui stesso tra le fiamme. Partecipai all’inchiesta bis, avviata a seguito delle richieste degli avvocati della famiglia Piredda che ipotizzavano fosse stata Valentina ad aver ucciso Manuel. Dopo le indagini non sono emersi riscontri a questa ipotesi e l’inchiesta è stata archiviata. In quella storia Valentina era la vittima, non la carnefice”.

Come confermato da Bruzzone, dopo Cagliari e Sassari ‘Delitti allo specchio’ prevede altre date, nel periodo estivo. Sicura la tappa ad Alghero, a Ferragosto. Si tratta, spiega la Bruzzone “di un viaggio all’interno dei casi di Chiara Poggi e Meredith Kercher, affrontati in ogni loro aspetto e criticità comprese le indagini”. Storie a confronto, apparentemente slegate. “I due episodi, invece, hanno diverse cose in comune – sostiene Bruzzone – e mi hanno consentito di entrare nei meccanismi delle indagini. Nel corso dello spettacolo analizzo le due vicende allo stesso modo: spiego dettagliatamente ciò che è accaduto e metto in risalto tutti gli elementi della scena del crimine”.

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