Per i più è considerata quasi impercettibile all’esterno, ma la scossa con magnitudo 1.7 che si è verificata intorno alle 12.13 di questa mattina tra Tertenia e Villaputzu, non è sfuggita ai sensori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il Centro nazionale terremoti dell’Ingv ha registrato la scossa proprio in Ogliastra a una profondità di 10 chilometri (alle coordinate 39.58 di latitudine e 9.54 di longitudine).
Rilievi che fanno parte dell’opera quotidiana che l’Istituto porta avanti in tutta Italia con 350 stazioni sismiche situate sia sul territorio nazionale (4 sono in Sardegna) sia sulle aree limitrofe appartenenti alla rete sismica nazionale. Osservatori cui si aggiungono poi reti regionali e locali gestite da altri enti ma con cui esiste un coordinamento. La scossa registrata in Ogliastra, comunque, non è l’unica che i sensori segnalano. I giorni scorsi, ne è stata segnalata un’altra, con magnitudo 1,5 a tre chilometri di profondità sempre nella Sardegna orientale. Nello specifico alle 21.21 di sabato sera è stata registrata nelle acque di Villasimius, nell’area Marina protetta di Capo Carbonara a metà strada tra l’isola dei Cavoli e quella di Serpentara.