Giovanni Tittia Atzeni – originario di Nurri, classe 1985 – è il fantino dei record, vincitore del Palio di Siena per la terza volta di fila, arrivato a 37 anni all’ottavo trofeo in carriera. Ma non sono solo gioie per Tittia, finito nel mirino degli ambientalisti.
In sella a Zio Frac, un castrone baio di sette anni, Tittia ha portato al trionfo la contrada del Drago al fotofinish dopo diciotto frustrate al cavallo nei quindici secondi finali. La levata di scudi contro “la violenza” usata dal fantino ha fatto il giro d’Italia. Tanto che lo stesso sindaco di Siena, Luigi De Mossi, ha preso posizione sul tema.
“Il Comune – sono state le parole del primo cittadino – ha un’urgenza che riguarda tutta la comunità: è la salvaguardia e la tutela dei cavalli. Se vogliamo riuscire a gestire il Palio per i secoli futuri dobbiamo sempre tenere conto delle mutate sensibilità sociali, di ciò che dall’oggi al domani può cambiare nell’ottica di un rispetto che noi abbiamo sempre avuto nei confronti dei cavalli. Non saremmo qui oggi se non ci fossero stati una lunga teoria e una lunga tradizione che hanno comportato un sempre migliore trattamento dei cavalli, un sempre maggiore rispetto degli animali. Il dovere del Comune, adesso, deve prevalere sulla passione delle singole contrade con grande rispetto delle contrade medesime”.
Insomma, De Mossi ha capito che l’introduzione di qualche regola in più non può essere più procrastinata per evitare che il Palio di Siena diventi sempre di più occasione di protesta da parte degli animalisti.