Muore a Olbia dopo caduta dal quinto piano, fidanzato piantonato in ospedale

Bisognerà mettere insieme le tessere di un tragico puzzle per arrivare a scoprire la verità su quanto accaduto a Magdalene Monika Jozwiak, 39 anni, (nella foto) di nazionalità polacca, morta questa mattina dopo essere precipitata dal quinto piano dell’Hotel Panorama di Olbia. I carabinieri del reparto territoriale di Olbia, coordinati dal colonnello Alberto Cicognani, dovranno mettere insieme gli elementi a loro disposizione per ricostruire quanto accaduto questa mattina all’alba in una delle più lussuose suite dell’hotel in via Garibaldi: dove Magdalene, che preferiva farsi chiamare Sarah, si trovava da ieri sera in compagnia del fidanzato, Marco Messina, olbiese di 44 anni.

L’uomo si trova piantonato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia in stato confusionale. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, sembra che l’uomo fosse sotto l’effetto di alcool e cocaina. La procura di Tempio ha aperto un fascicolo, ma al momento non è stato preso alcun provvedimento nei suoi confronti. Gli inquirenti attendono di poter mettere insieme tutti i dati utili alla ricostruzione della drammatica vicenda: l’esito dell’autopsia sul corpo della donna, i risultati degli esami tossicologici, la versione del fidanzato e quella dei vari testimoni che hanno potuto assistere alle fasi immediatamente successive allo schianto.

Un contributo determinante alle indagini sarà offerto dall’utilizzo della tecnologia laser a disposizione dei carabinieri del Ris di Cagliari, per svelare la traiettoria compiuta dal corpo della donna dopo il volo dalla vetrata del quinto piano del palazzo. Magdalene Jozwiak è stata infatti trovata senza vestiti a una decina di metri di distanza rispetto alla finestra dalla quale sarebbe caduta. Come se, prima di lanciarsi nel vuoto, avesse preso la rincorsa o se qualcuno l’avesse spinta. Alcuni elementi sono stati già acquisiti. La coppia viveva da anni un rapporto estremamente conflittuale, fatto di discussioni, litigi, botte, droga e alcool. Magdalene in varie occasioni si era dovuta rivolgere al Pronto soccorso di Olbia per curare le lesioni provocate dal compagno. Sembra che la donna avesse presentato anche una denuncia nei suoi confronti per stalking.

È agli atti anche un tentativo di suicidio da parte della 39enne, ma anche la volontà di trovare una cura alla depressione nel centro di igiene mentale e al Sert di Olbia. Una personalità fragile che tuttavia, nei momenti di lucidità, era capace di grandi prove. Magdalene qualche anno fa si era iscritta al corso di laurea della facoltà di Economia del Turismo di Olbia e in poco tempo era riuscita a superare brillantemente quindici esami. Chi la conosceva parla di lei come di un’anima perennemente inquieta che però amava la vita, i viaggi, il mare. Dopo la fine di una felice relazione durata dieci anni con un noto professionista di Olbia, Magdalene aveva deciso di andare a convivere con Marco Messina, anche lui esponente di una famiglia molto conosciuta in città, reduce da un matrimonio finito, una relazione dalla quale erano nati due bambini. Un incontro fatale fra due personalità forse troppo fragili per poter dividere il peso di una difficile esistenza.

Costanza Bonacossa

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