Monumenti Aperti, edizione numero 29: 19 regioni coinvolte, dalla Sardegna un modello per tutta Italia

di Umberto Zedda

Monumenti Aperti entra nel vivo della sua 29ª edizione, preludio a un traguardo storico: i trent’anni della manifestazione. Dal 3 maggio al 9 novembre, il più grande evento italiano dedicato alla valorizzazione partecipata del patrimonio culturale torna con una veste nazionale che coinvolgerà 19 regioni e 64 Comuni sardi. Il titolo scelto per il 2025, “Dove tutto è possibile”, celebra l’evoluzione di un progetto nato in Sardegna nel 1997 e cresciuto fino a diventare un modello di cittadinanza attiva esportato in tutta Italia. Tra le novità ci sarà anche l’adesione di 4 nuovi Comuni: Golfo Aranci, Mogoro, Oschiri e Sorradile.

“Mai avremmo pensato di raggiungere questa diffusione – ha dichiarato Massimo Messina, presidente di Imago Mundi OdV, associazione che organizza la manifestazione – Monumenti Aperti si sta dimostrando sempre di più un grande spazio di valorizzazione del nostro patrimonio culturale”.

Nata a Cagliari nel 1997 da un idea di 5 giovani universitari con l’intento di far conoscere ai cittadini i tesori del proprio patrimonio territoriale, Monumenti Aperti è diventata nel corso degli anni una vera e propria scuola di libertà e di cittadinanza attiva: “In Italia siamo sempre di fronte ad un museo – ha affermato il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini durante la conferenza – e questo progetto vuole far crescere una coscienza critica nei confronti del patrimonio culturale, coinvolgendo le giovani generazioni”. Sono infatti oltre 20mila studenti, studentesse e volontari a rendere possibile ogni anno l’apertura di siti, chiese, palazzi e musei normalmente inaccessibili. Dal 1997 ad oggi più di 4 milioni di visite sono state condotte da 180.000 tra studenti e volontari per oltre 2000 monumenti in almeno 170 comuni, sardi e non solo. 

Tra le novità più significative di quest’anno, la partnership tra Imago Mundi e l’associazione “Sardegna verso l’Unesco”, che dà vita al progetto Sentieri Nuragici: un ciclo di visite guidate in 30 siti archeologici nuragici da maggio a ottobre, a sostegno della candidatura dei monumenti della civiltà nuragica a patrimonio mondiale dell’umanità.

Non mancano i format tematici: “Cultura senza barriere”, dedicato all’accessibilità, “Monumenti in Musica e Spettacolo” e “Gusta la città”, che arricchiscono l’esperienza con percorsi enogastronomici e performance artistiche grazie al coinvolgimento attivo delle scuole e delle realtà culturali locali.

L’edizione 2025 ha ricevuto il rinnovato patrocinio del Parlamento Europeo e conferma la medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana, ottenuta per la prima volta nel 2008. La manifestazione è stata presentata a Roma nella sede nazionale dell’Anci, alla presenza delle istituzioni e degli organizzatori.

“Mai avremmo pensato di raggiungere questa diffusione – ha dichiarato Messina – Monumenti Aperti è oggi un grande spazio di valorizzazione culturale. La sfida del futuro sarà la nascita di una fondazione di comunità del patrimonio chiamata per l’appunto Monumenti Aperti, che dia struttura e continuità a questa esperienza straordinaria. La nostra scommessa è far crescere sempre di più questo progetto”.

Si inizierà dalla Sardegna a maggio con oltre 60 Comuni insieme a Benevento, Chieti, Cosenza, Perugia e l’Ecomuseo di Roma; fra ottobre e novembre il percorso attraverserà tutta l’Italia, da Trieste a Siracusa, per un totale di 86 comuni.  Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sui social e sul sito ufficiale.

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