Militare ferito nell’attentato in Iraq. Parroco di Orroli: ‘Il lavoro è la sua vita’

“I genitori di Paolo sono molto provati, attendono notizie. Noi li stiamo accompagnando con la nostra solidarietà, vicinanza e preghiera”. Così il parroco di Orroli, Sergio Pisano, dopo aver parlato con i genitori di Paolo Piseddu, uno dei cinque militari italiani rimasti feriti durante l’attentato in Iraq. “Sono una famiglia molto riservata – ha detto il sacerdote – qui in paese ci conosciamo tutti e ci lasciamo coinvolgere dagli eventi belli ma anche, come in questo caso, più tristi. I genitori di Paolo sono anziani, e adesso sono preoccupati. Da sempre vivevano con apprensione il lavoro del figlio, impegnato spesso in missioni rischiose”.

In base alle informazione raccolte dal parroco, Paolo Piseddu è stato sottoposto già ieri a un intervento chirurgico e le sue condizioni di salute sarebbero meno gravi rispetto alle prime notizie arrivate dopo l’esplosione. “Speriamo bene”, ha commentato il sacerdote, che poi ha aggiunto: “I familiari di Paolo in questi momento non hanno voglia di parlare con nessuno, con loro c’è la figlia”. Il militare di origine sarda ha anche altri due fratelli, uno dei quali si trova all’estero per lavoro. “Paolo ha sempre voluto arruolarsi – ha raccontato ancora il parroco – dopo essere entrato nell’Esercito non è più tornato a vivere ad Orroli. Viene qui in vacanza per qualche giorno e per vedere i familiari. Ha studiato fuori e ha seguito con passione il suo lavoro, scegliendo una vita di grande sacrificio e rinuncia anche degli affetti familiari”. [Foto Ansa]

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