Media sarda di 7.500 vaccini al giorno. Per andare bene bisogna farne 15mila

Se la Sardegna vuole marciare spedita con le vaccinazioni e abbandonare la coda della classifica nazionale (al momento è al penultimo posto), bisogna somministrare qualcosa come 15mila dosi al giorno. Nella nostra Isola si viaggia intorno a una media di 7.500 inoculazioni quotidiane. La metà. I numeri sono stati discussi dal generale Francesco Paolo Figliuolo e dai medici del Dipartimento militare regionale che ieri hanno accolto il commissario nazionale nominato da Mario Draghi al suo arrivo nell’Isola.

La Sardegna ha dunque un problema con le vaccinazioni. E su questo non ci sono dubbi. Dai report diffusi prima dalla Fondazione Gimbe e poi dal Governo, la nostra Isola ha sempre i numeri più bassi d’Italia. Al momento fa peggio solo la Calabria che nel rapporto tra vaccini consegnati e somministrati è all’81 per cento; la Sardegna all’83,2 che corrispondono al 3,9 per cento della popolazione vaccinata (prima e seconda dose), contro una media nazionale attestata sul 5,3 per cento. La migliore performance si registra nella provincia autonoma di Bolzano, col 98,2.

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Figliuolo ha cominciato la sua visita di oggi nell’Isola dal centro vaccini della Fiera, quell’hub – così viene chiamato – dove vengono inoculate circa mille dosi di vaccino al giorno. Il commissario inaugurerà un padiglione gemello, destinato unicamente ai richiami. In Sardegna serve innanzitutto nuovo personale per marciare spediti con le vaccinazioni, visto che la somministrazione quotidiana delle dosi va raddoppiata. Il dato sui 7.500 vaccini ogni giorno l’ha dato qualche giorno fa il presidente delle Regione.

Oggi ha di nuovo il nuovo report settimanale anche la Fondazione Gimbe. Questi i numeri degli over 80 vaccinati in Sardegna: 9,5 per cento e anche stavolta la Sardegna è fanalino di coda, visto che nel resto d’Italia la media è del 28,8. La nostra Isola è invece in linea col dato nazionale sulla fascia d’età tra i 70-79 anni: ha completato il ciclo vaccinale 1,5 per cento, la media italiana è del’1,8. Si tratta infatti di una fetta di cittadini che è comunque fuori dalle prenotazioni per i pazienti più anziani o fragili.

Stando sempre ai dati della Fondazione Gimbe, nella nostra Isola alla voce ‘Altro’ delle vaccinazioni’ è segnalato il 9,2 per cento contro una media nazionale dell’8,7 per cento. Sono 21.450 dosi fatte nella fascia d’età tra i 16 e i 69 anni.

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