Massacrata di botte durante un festino. Due a processo con l’accusa di omicidio

A processo per omicidio volontario aggravato da futili motivi. Jalal Hassissou, 40 anni, e Soufyane El Khedar di 36 anni, entrambi marocchini, sono stati rinviati a giudizio dal Gup del tribunale di Tempio e dovranno difendersi dall’accusa di aver picchiato brutalmente Zeneb Badir la donna di 34 anni, madre di tre figli, poi morta lo scorso luglio in ospedale a Olbia.

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Secondo quanto riporta La Nuova Sardegna, ad avvalorare la tesi dell’accusa ci sarebbe anche una lettera, scritta da due detenuti rinchiusi in carcere a Bancali e Oristano dove Hassissou e El Khedar si trovano attualmente, che riporterebbe alcune confidenze fatte dai presunti assassini.

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La vicenda. Zeneb Badir il 23 luglio 2018 era stata picchiata in una casa di campagna a Baia Sardinia, in Gallura,  dove viveva temporaneamente assieme ai due marocchini. La vittima sarebbe stata massacrata per ore durante un festino a base di cocaina.

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