Picchiata sino alla morte, 34enne uccisa durante festino con droga

Una donna marocchina di 34 anni – Zeneb Badid – è stata picchiata selvaggiamente da due connazionali ed è morta all’alba di lunedì, alcune ore dopo il ricovero all’ospedale di Olbia. Il pestaggio è avvenuto a Baja Sardinia, rinomata località turistica della Costa Smeralda, nel Comune di Arzachena. I due presunti assassini sono già in manette: si tratta di un 40enne, Jalal Hassissou, e di un 36emnne, Soufyane El Khedar, entrambi residenti in Gallura.

Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, la donna è stata picchiata durante un festino a base di cocaina. I due connazionali, arrestati con l’accusa di omicidio, avrebbero cominciato a darle botte senza alcun motivo. Il pestaggio sarebbero avvenuto in un bagno: prima un pugno in pieno volto. Poi i due l’avrebbero afferrata per i capelli e cominciato a sbattere la testa della 34enne contro il water e il lavandino. All’ospedale di Olbia La donna è arrivata già coma, alle 4 del mattino di lunedì: è morta in mattinata.

“Ho tentato in tutti i modi di difendere la ragazza, ma non ce l’ho fatta, lui è più forte di me e aveva preso cocaina, poi mi ha minacciato per farmi dire che era stato un incidente”. Ha dichiarato oggi davanti al Gip di Tempio Pausania,  Soufiane El Khadar, confermando la versione dei fatti fornita al sostituto procuratore Cristina Carunchio. Ha negato le proprie responsabilità nell’uccisione della connazionale e ha spiegato di aver cercato addirittura di salvarla dalla furia cieca di Jalal Hassissou, 40 anni, residente ad Arzachena come la vittima, di cui era geloso: la discussione sfociata nella brutale aggressione sarebbe nata proprio dalla sua idiosincrasia per alcuni sguardi a suo dire troppo amichevoli che lei aveva concesso a un altro ragazzo di origine marocchina. El Khadar, assistito dall’avvocato Nino Vargiu, si è detto sconvolto e disperato per quanto accaduto. E continua a professare la sua innocenza.

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