Tutto a stretto giro: prima l’ordinanza di sospensione dei tagli alla foresta del Marganai, nel Sulcis, poi il coinvolgimento della Procura di Cagliari. La decisione sullo stop del Soprintendente per le belle arti e il paesaggio, Fausto Martino, è arrivata dopo aver appreso dei tagli dalle inchieste apparse su Sardiniapost e sul Corriere della sera a firma di Gian Antonio Stella. Ora tutto è sul tavolo della magistratura, nelle mani del procuratore Mauro Mura. Ne dà notizia La Nuova Sardegna oggi in edicola. Martino, in particolare, si è detto sorpreso di apprendere da fonti di stampa di un progetto di ceduo, ossia tagli, in parte realizzati nel comune di Domusnovas. Ed è a questo Comune che ha infatti chiesto informazioni che non sono mai arrivate. Da qui, appunto, lo stop. In realtà il progetto coinvolge non solo una decina di piccoli centri – che adesso si interrogano sul da farsi – ma a livello più alto soprattutto l’Ente foreste e la stessa Regione. Che hanno sempre difeso i tagli, come gestione del bosco, colturale: piante malate, o in eccesso. Ma qui, secondo ancora Martino, l’intento è diverso e vìola anche il Codice del paesaggio.
Per arrivare alla fattibilità dell’intervento, ossia i tagli, sostiene lo stesso Soprintendente Martino, sarebbero state necessarie una serie di autorizzazioni. Manca poi un ulteriore passaggio: la Vas, ossia Valutazione ambientale strategica. E in ogni caso l’area è Sic, Sito d’interesse comunitario.
Il progetto prevede il taglio di 540 ettari di leccio, corbezzolo, fillirea e macchia alta per produrre legname da vendere. In una foresta che è stata acquistata dalla Regione con l’intento di proteggerla e tutelarla. Ora è tutto – o quasi – al vaglio della magistratura. Mentre per la prossima settimana il Soprintendente farà un sopralluogo.