“Invieremo formalmente alla Magistratura e alla Soprintendenza gli atti resi pubblici dal quotidiano online Sardinia Post”. Lo scrive il Gruppo di intervento giuridico in un post sui tagli nella foresta del Marganai. I documenti in questione sono quelli firmati dal gruppo di esperti ingaggiato dall’Ente foreste della Sardegna per la redazione dei piani particolareggiati delle foreste sarde, finora tenuti riservati. Nelle carte, i professionisti incaricati certificano che i tagli effettuati in località Su caraviu hanno determinato “danni di gravità elevata”, legati alla scomparsa dello strato superficiale del terreno, indispensabile per il rinnovamento del bosco dopo il passaggio delle motoseghe, tanto che gli stessi esperti parlano di “rinnovazione assente”. Ancora, viene confermata la natura dei tagli: sono di tipo produttivo – e non di miglioramento del bosco – quindi gli interventi avrebbero dovuto essere sottoposti al vaglio della Soprintendenza ai beni paesaggistici. Il passaggio però è stato saltato e la Soprintendenza ha intimato lo stop ai tagli.
“Sono questi i monitoraggi, curiosamente non pubblicizzati, con cui l’Ente foreste della Sardegna voleva tranquillizzare i tanti critici dell’operazione di taglio ecologico del bosco? Lo ripetiamo: a noi non interessa fare polemiche. L’abbiamo detto in mille occasioni e in mille modi- ha puntualizzato Stefano Deliperi, del Grig -. Interessa fare completa chiarezza e trasparenza sulla gestione presente e, soprattutto, futura delle nostre foreste demaniali. Quella chiarezza che, spiace rammentarlo, finora manca, nonostante i vari docenti universitari scomodati a dar buoni voti all’intervento di reintroduzione del governo a ceduo”. Sulla vicenda, la Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta su segnalazione della Soprintendenza ai beni paesaggistici.