Condanna di sei anni e sei mesi di reclusione per tentato omicidio: così ha deciso il Tribunale di Sassari nei confronti di Luigi Calvia, il 51enne di Mores che la notte tra il 5 e il 6 agosto 2021 colpì con una coltellata all’addome il compaesano di 47 anni, Marco Sassu, al culmine di una lite all’arma bianca scoppiata per strada, sotto casa della vittima, a Mores. La difesa ha annunciato che farà ricorso in appello.
Il gup Gian Paolo Piana ha condannato l’imputato a una pena superiore a quella richiesta dalla Procura, che aveva chiesto una condanna a 4 anni e 4 mesi. Sassu e Calvia avevano litigato per futili motivi sulle tribune di un campo di calcetto. Sembrava finita lì, ma dopo la mezzanotte Calvia si era presentato sotto casa di Sassu e la lite era ripresa. Erano spuntati i coltelli. Sassu aveva avuto la peggio, mente Calvia, anche lui ferito, era scappato per poi essere rintracciato e arrestato dai carabinieri della Compagnia di Bonorva.
Nello scontro era rimasta ferita a una mano, nel tentativo di separare i due contendenti, anche una vicina di casa. “Aspettiamo le motivazioni della sentenza, e faremo ricorso in appello – ha detto dopo la sentenza l’avvocato Marco Langiu, difensore di Calvia -. Il mio assistito non aveva nessuna intenzione di compiere un omicidio, e anche lui è stato ferito da una coltellata durante la lite”. Sassu, costituitosi parte civile, era rappresentato in aula dall’avvocato Antonio Secci.