Valentina Neri, professione psicologa, è conosciuta ai più per essere stata ospite nel 2021 del programma La Zanzara di Giuseppe Cruciani, quando ancora era la moglie del senatore Gianni Marilotti, un M5s passato col Pd. Su Radio24, aveva raccontato di fare gang bang. Ovvero sesso di gruppo in cui lei è stata l’unica donna. Adesso la Neri è sotto accusa davanti al Tribunale di Cagliari: il pm Enrico Lussu ha chiesto per lei il rinvio a giudizio.
La psicologa deve rispondere di peculato. Oggi davanti al gup Giuseppe Pintori si è tenuta l’udienza in cui il legale della Neri, Fausto Argiolas, ha chiesto e ottenuto per la sua assistita il giudizio abbreviato, di fatto riconoscendo implicitamente gli episodi contestati.
Stando agli atti, la Neri “si appropriava del denaro delle proprie assistite”, di cui era amministratrice di sostegno. Il magistrato inquirente ha parlato di “disegno criminoso”, tanto che oggi gli avvocati Roberto Peara, Doriana Origa, Antonio Siffu e Carlo Sotgiu hanno presentato la costituzione di parte civile per conto delle persone offese, di cui non riportiamo i nomi per ovvie ragioni di privacy.
La Neri era amministratrice di sostegno delegata dal Comune di Assemini, governato da quasi dieci anni dagli M5s. Prima con l’ex sindaco Mario Puddu che in primavera torna in corsa con una lista civica; dal 2018 con Sabrina Licheri, dimissionaria a giugno 2022, poi eletta senatrice alle Politiche del 2022. Marilotti, invece, è diventato senatore nel 2017.
Sono sei le presunte vittime della Neri, sempre stando alla richiesta di rinvio a giudizio della pubblica accusa. Il pm Lussu ha ricostruito tutta una serie di prelevamenti dal bancomat, anche di cifre importanti e di cui l’amministratrice di sostegno avrebbe trattenuto una parte.
La prossima udienza è fissata il 21 aprile, quando troveranno spazio anche le eventuali repliche delle parti civili e delle difese. Poi la decisione dei giudice sulla condanna o assoluzione della Neri.