“Il mio assistito al momento è l’unico fermato per questa vicenda, ma io ritengo non sia il solo. La sua posizione è marginale rispetto alla persona indicata come esecutore materiale”. Lo ha detto all’ANSA l’avvocato Giovanni Azzena, che difende Angelo Frigeri, fermato oggi per la strage della famiglia Azzena, sabato scorso. “Bisogna aspettare qualche giorno per avere un quadro completo e chiaro”, ha aggiunto.
“Io adesso valuterò, in primo luogo, se proseguire l’incarico alla luce degli elementi ulteriori che emergeranno, se emergeranno, da parte dei Ris e degli inquirenti”, ha proseguito l’avvocato difensore. E ancora: “Al momento al mio assistito viene contestato di aver cagionato con soggetti ancora non individuati la morte di queste persone”. Una posizione, però, diversa da quella della Procura di Tempio.