di Andrea Tramonte
Il primo sbarco è previsto per il 13 giugno del 2025. La nave da crociera di Msc porterà a Carloforte 1.300 passeggeri dei quali dovrebbero toccare la terraferma – secondo le stime fatte in Comune – circa 600, 700. Il sindaco Stefano Rombi – che è anche assessore al Turismo – su questo progetto ci ha investito energie e tempo ed è convinto che possa portare un valore aggiunto all’isola dell’Isola, “agganciarla al mercato del lusso” con ricadute importanti sul territorio da un punto di vista economico. La scelta però ha suscitato anche qualche timore. L’estate del 2024 sarà ricordata come quella in cui il tema dell’overtourism è diventato patrimonio comune, gli eccessi di turismo hanno scatenato proteste dei residenti e proprio le navi da crociera sono state prese di mira in modo forte per il modello che incarnano: mordi e fuggi, con “l’invasione” di centinaia, e spesso migliaia, di persone nei luoghi che raggiungono. Amministrazioni comunali come quella di Amsterdam hanno deciso di bandire totalmente le navi da crociera dal centro della città perché l’impatto sul tessuto sociale non è più sostenibile.
“Ma Carloforte non è interessata da fenomeni di overtourism – ci tiene a rassicurare Rombi -. Abbiamo ancora margini di crescita specie puntando sul turismo di qualità. Io sono d’accordo con chi critica gli eccessi di turismo ma non è il nostro caso”. La nave che arriva nell’isola di San Pietro è la Msc Explora II. Può portare fino a 1.300 passeggeri. “Abbiamo lavorato tenendo a mente che Carloforte è una realtà particolare: il porto non è piccolissimo ma non può comunque accogliere navi da crociera tradizionali – spiega Rombi -. Una serie di circostanze hanno portato al dialogo con Msc che cercava luoghi di un certo tipo per il loro ramo Luxury”. Il primo sbarco a giugno e poi uno al mese fino a ottobre. “Le persone potranno scendere a terra in modo scaglionato. La stima di 600 persone è gestibile: non crea problemi a un Comune abituato ad avere eventi con migliaia di persone. Non siamo preoccupati e non diventeremo come Mykonos”.