La spiaggia del Poetto, deserta in queste settimane e coperta dalle canne, torna a crescere. A rivelarlo è il professor Sandro Demuro, del Mediterranean geomorphological coastal and marine laboratory che durante le fasi di rimozione delle biomasse dal litorale effettuerà misure con telecamere di alta precisione ed eseguirà rilievi ecogeomorfologici sull’arenile.
“Solo aver avuto il coraggio di non rimuovere le canne sedimentate a dicembre 2019, quando a gran voce si chiedeva di rimuoverle immediatamente, ha portato vantaggi tangibili alla spiaggia che in alcuni settori, anche se momentaneamente, è cresciuta di decine di metri. Ad esempio alla prima fermata di fronte al windsurfing club.La sperimentazione, unica nel suo genere – spiega Demuro – , che il Comune ci sta consentendo di attuare permetterà di quantificare numericamente il ruolo giocato dalle berme vegetali (canne, cascami di posidonia oceanica ). Si tratta di nformazioni preziose per la gestione e conservazione di tutte le spiagge mediterranee e non solo sarde. Una ricerca di punta utilissima anche per valutare azioni immediate e future di mitigazione degli impatti da cambiamento climatico e da risalita del livello del mare connessa al riscaldamento globale”.
“Siamo pronti a dare avvio all’attività di rimozione delle canne depositate sull’arenile – commenta l’assessore comunale dell’Ambiente, Alessandro Guarracino – A dimostrazione della massima trasparenza dell’operato del Comune, in un ambito ecologicamente sensibile, è stata siglata una partnership con l’Università di Cagliari che ci affiancherà effettuando tutta una serie di rilevazioni e offrendo preziosi dati utili”.
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