La vedova dell’operaio morto a Sassari: “Ho diritto di sapere, troppi silenzi dai colleghi”

Rita Coco non si dà pace. La vedova di Antonio Masia, l’operaio morto il 25 luglio in seguito all’impatto con un macchinario alla Gesam, ditta di trattamento dei rifiuti a Truncu Reale (Sassari), ha espresso i suoi dubbi in merito alla vicenda, per cui sta indagando la Procura di Sassari. Anche perché, dodici giorni dopo la fatalità, è scoppiato un incendio all’interno dello stesso impianto. Le indagini sono in corso: un collega di Masia, Fabiano Mario Saba, è indagato dalla stessa Procura per diversi reati: omicidio colposo, occultamento di cadavere, incendio doloso e inquinamento ambientale.

Quello che Rita Coco non riesce ad accettare, scrive La Nuova Sardegna, è il silenzio da parte dei colleghi del responsabile del settore “cernita” dello stabilimento: “Sono venuti il primo giorno qui a casa – ha dichiarato – e poi al funerale e al trigesimo, ma subito dopo sono spariti. Questo silenzio non è normale, avrei gradito un po’ più di umanità da parte loro. Antonio per i suoi colleghi era come un fratello”. La donna si rivolge direttamente ai colleghi di lavoro di Masia: “Non avete un peso sulla coscienza? Come fate a dormire la notte? Perché nessuno è venuto a dirmi almeno a quattrocchi quello che è successo. Eppure sono certa che tutti sanno come sono andate le cose quel giorno, ma hanno paura di guardarmi in faccia e di dirmi la verità. L’incendio che ha distrutto l’impianto? Non riesco a credere che sia collegato alla morte di Antonio – ha riportato sempre il quotidiano sassarese – anche se è strano che si sia stato appiccato proprio il giorno in cui sono stati sequestrati i telefonini di tutti i lavoratori della Gesam“. Le fiamme dell’incendio sono divampate per giorni e, tra le altre cose, la Procura sta indagando anche se ci sia una correlazione tra il rogo e la morte di Masia. C’è l’ipotesi depistaggio: le fiamme potrebbero essere state appiccate per cancellare le tracce dell’incidente mortale sul lavoro.

Sono ancora tanti i dubbi da chiarire. Dalla relazione sull’esame autoptico, è emerso che l’operaio sia stato schiacciato da un macchinario, ma Coco pretende di sapere se sia stato ucciso sul colpo o se, con l’intervento dei soccorsi, avrebbe potuto salvarsi. Tuttora quesiti senza risposta, mentre la moglie continua a denunciare il silenzio e un’attesa che la sta logorando. “Sono tutti spariti”, ha detto.

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