La rete ferroviaria Abbasanta-Nuoro, unico capoluogo di provincia italiano a non essere collegato alla rete nazionale, si farà. La certezza è arrivata oggi dai vertici di Rfi in collegamento col tavolo tecnico territoriale convocato in Prefettura a Nuoro per fare il punto su una infrastruttura che la città aspetta da sempre: attualmente infatti è servita solo dai treni a scartamento ridotto dell’Arst che la collegano con Macomer. Rfi, che ha avviato lo studio di fattibilità per i 50 chilometri di percorso che separano Nuoro da Abbasanta lo scorso 2 agosto dopo l’incontro al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha assicurato il proseguimento dello studio tecnico, che si concluderà nel 2024, con sopralluoghi sul territorio.
“Questa è una giornata storica per Nuoro – ha detto all’Ansa il prefetto Gianfranco Dionisi alla fine dell’incontro -. Rfi ha scartato definitivamente l’ipotesi di collegare Nuoro con Macomer e ha scelto di proseguire lo studio di fattibilità sulla Nuoro-Abbasanta. Si tratta di una infrastruttura fondamentale e imprescindibile per questo territorio non solo – ha precisato – per dare ai cittadini il diritto a una ferrovia che non hanno mai avuto, ma anche in vista della candidatura della miniera di Sos Enattos a Lula per la realizzazione dell’Einstain Telescope”.
Il dialogo con Roma si è aperto l’estate scorsa quando il prefetto ha chiesto e ottenuto un incontro al ministro Matteo Salvini. “È stato lui a dare l’impulso politico affinché si iniziasse a progettare questa infrastruttura – ha detto Dionisi -. In attesa della realizzazione della ferrovia stiamo lavorando con Trenitalia – ha spiegato – affinché a breve possa essere operativa una navetta che trasporterà i nuoresi da Abbasanta al capoluogo barbaricino”.
Al tavolo tecnico in Prefettura hanno partecipato in presenza o in collegamento, oltre ai dirigenti del ministero e di Rfi, i rappresentanti del l’assessorato regionale dei Trasporti e della Provincia di Nuoro e i sindaci di Nuoro e Abbasanta .