di Giorgia Meloni
Cagliari si prepara ad accogliere la magia natalizia con l’arrivo dei Mercatini di Natale. L’evento celebra la tradizione ed è promosso dal Comune di Cagliari in collaborazione con il Ccn Corso Vittorio Emanuele II e l’Associazione Piazza Yenne. Le ormai classiche casette di legno trasformeranno il centro storico di Cagliari in un affascinante villaggio di Natale.
Dopo il boom dell’anno scorso – anche grazie a un servizio trasmesso dalla Rai – aumenta l’offerta per questa nuova edizione: 40 casette di legno – due in più rispetto al 2023 – e un totale di 43 espositori, con artigiani, hobbisti, commercianti e anche 5 espositori provenienti da altre regioni e paesi (Puglia, Campania, Sicilia, Argentina e Tunisia)
In Piazza Yenne ci sarà anche un pianoforte a disposizione del pubblico: chiunque voglia potrà suonare delle melodie e fare compagnia a chi passeggia fra le strade. E poi giornate dedicate a spettacoli, in compagnia di artisti di strada e cori natalizi e una scacchiera gigante dove sarà possibile giocare.
Con i Mercatini di Natale si omaggiano inoltre i sapori e le tradizioni del territorio sardo: i dolci tipici, il torrone, il cioccolato, i panettoni, liquori e birre artigianali. E poi spazio anche all’artigianato come gioielli, candele, borse in pelle, sughero, sculture in legno e molto altro ancora. Lo scopo dell’iniziativa non è solo quello di offrire una meta per gli acquisti natalizi ma anche di creare un spazio di incontro e condivisione. Ci saranno 29 casette dislocate nel Corso Vittorio Emanuele II dal primo di dicembre sino al 7 di gennaio, mentre le restanti 11 saranno situate in Piazza Yenne, rimanendo sino al 29 di dicembre.
“Costruiamo un villaggio all’interno della città e questo non sarebbe possibile se non ci fosse la parte costantemente attiva dell’amministrazione – evidenza il presidente del Ccn Corso Vittorio Emanuele Frongia, intervenuto insieme all’assessore alle Attività produttive, Carlo Serra, l’assessora alla Cultura, Maria Francesca Chiappe -. Il mercato di Natale riporta a tutti quanti l’idea di comunità e ‘importanza di essere centro e famiglia. Vi invito a vederlo non come come il mercato di Cagliari, ma come il mercato di tutti i sardi. Con il quale dare un messaggio di speranza”.