“Appresa la notizia restiamo senza parole”. È la prima reazione del presidente di FederPetroli Italia, Michele Marsiglia, sulle perquisizione in Saras, partecipata dalla famiglia Moratti e con il proprio centro di raffinazione a Sarroch in Sardegna. “Seguiamo con attenzione le prossime fasi dell’indagine, sperando quanto prima che la Magistratura possa chiudere in positivo questa triste pagina economica del comparto energetico in Italia. Manifestiamo la massima vicinanza alla Saras e al management, e alle sue controllate. Nonché la stima alla famiglia Moratti nel ricordo che mi ha lega al dottor Gian Marco”, aggiunge Marsiglia.
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In una nota, il numero uno di FederPetroli segnala che “da ieri ci stiamo interrogando, seppure da esterni sulle indagini e le news che si stanno susseguendo. La Raffineria Saras è una delle più importanti d’Europa e in Italia dà lavoro a molte aziende dell’indotto, oltre a produrre prodotti raffinati di ottima qualità, grazie al ciclo di raffinazione ed ai diversi greggi lavorati. Nel 2015 fummo noi stessi come FederPetroli Italia a diramare un comunicato dove si escludeva qualsiasi rapporto tra depositi e raffinerie italiane con il Daesh e altre organizzazioni non ufficiali e terroristiche ci sorprenderebbe apprendere di operazioni diverse”.