I venti avvisi di conclusione d’indagine, partiti dalla Procura di Nuoro, sono arrivati ad altrettanti dipendenti civili del Ministero della Difesa in servizio, fino a una settimana fa, nei locali dell’ex artiglieria di Nuoro, nell’ambito dell’inchiesta su un presunto assenteismo. I cosiddetti “furbetti del cartellino” sono più della metà dei dipendenti in servizio nella caserma Loy, nel cuore della città davanti al Quadrivio, che sono in tutto 31. I militari in servizio nei locali, invece, sono due: entrambi non sono stati coinvolti nell’inchiesta, ed ora si sono trasferiti nei nuovi locali di Pratosardo. Tutto era partito qualche giorno fa con un blitz dei Carabinieri che hanno sequestrato documenti, cd e le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza.
Sull’inchiesta prende posizione anche l‘Esercito. “Si conferma la massima collaborazione con gli organi inquirenti affinché venga accertata la verità dei fatti e si fa riserva di adottare ogni provvedimento utile a tutelare la propria immagine, anche nel rispetto del personale che con profonda onestà e professionalità svolge quotidianamente il proprio dovere”, si legge in un comunicato divulgato subito dopo la notizia dei 20 avvisi di garanzia. “Agli organi inquirenti e all’autorità giudiziaria forniremo totale e trasparente collaborazione – fa sapere l’Esercito – Infatti proprio le periodiche attività di controllo amministrativo hanno consentito l’avvio delle indagini nei confronti del personale coinvolto”.