Inchiesta su discarica Spiritu Santu, prelevati campioni dei fanghi sospetti

I periti nominati dalla procura della Repubblica di Tempio, accompagnati dai carabinieri del Noe e dai militari della stazione di Loiri Porto San Paolo hanno effettuato, nel pomeriggio di oggi, i prelievi dei campioni di fanghi sospetti depositati nella discarica di Spiritu Santu da sottoporre alle analisi chimico, batteriologiche e merceologiche. Nei giorni scorsi il gip del tribunale di Tempio, Cristina Arban, aveva convalidato e disposto il sequestro parziale dell’area della discarica consortile di Spiritu Santu limitatamente al luogo dove sono stati stoccati i fanghi ritenuti “rifiuti speciali pericolosi”, dell’impianto di biostabilizzazione nel quale dovevano essere trattati e smaltiti i fanghi e i rimorchi utilizzati dalla impresa Ecoter per trasferire nell’isola dalla Campania i rifiuti speciali prodotti dalla Akerus Scarl, la società partenopea che gestisce l’impianto di depurazione del comune di Caivano, in provincia di Napoli.

Le indagini avviate dalla procura sullo smaltimento dei fanghi provenienti dalla Campania proseguono con i tempi rapidi imposti dal procuratore Gregorio Capasso, che le scorse settimane ha iscritto nel registro degli indagati il presidente del Cipnes Mario Gattu (assistito dal penalista Marzio Altana) il responsabile del settore igiene ambientale Gianni Maurelli, e poi Alfonso Gallo, Gloria Vieri, Luigi Ucciero e Alessandro Ruocco, responsabili a vario titolo della aziende Clanius Scarl srl, Akerus scarl, Eco.Ter srl ed Ecologia Euroambiente snc, gli enti e società rimaste coinvolte nell’indagine per inquinamento ambientale aperto dagli uffici inquirenti galluresi.

Questa Mattina, negli uffici della caserma dei carabinieri di Loiri Porto San Paolo sono stati conferiti gli incarichi al consulente d’ufficio, Maria Bonaria Corrias, del dipartimento Arpas di Nuoro e Ogliastra, mentre il collegio difensivo ha indicato quali sono i consulenti di parte che parteciperanno alle operazioni di prelievo dei campioni e alle analisi alle quali saranno sottoposti i diversi fanghi  al fine di accertare la loro esatta composizione. Nel frattempo il sindaco di Olbia Settimo Nizzi ha annunciato lo stop al trasferimento dei fanghi dalla penisola – i contratti in essere tra il Cipness e le aziende di produzione e trasporto parlano di 1500 tonnellate – mentre non si placano le proteste da parte degli abitanti dell’area adiacente alla maga discarica consortile di Spiritu Santu, nella frazione olbiese di Multa Maria.

G.P.C.

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