“Preferirei il silenzio. Il dramma che si è vissuto stasera è straziante. Mi sento scosso e svuotato, ma invito tutti a stringerci al dolore della famiglia del piccolo Daniele. E a te Daniele, è rivolto il cuore sincero di ciascuno di noi. Riposa in pace”.
Così il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha commentato con un post su Facebook la tragica morte di Daniele Ulver, il bimbo di poco più di un anno che ieri ha perso la vita investito da uno scooter in via Cadello mentre sul passeggiano attraversava la strada assieme alla giovane madre.
Una fatto che ha scosso tutta la città, la seduta del Consiglio comunale è stata sospesa, e gettato nello sconforto tantissime persone. Il giorno dopo una tragedia del genere rimangono gli interrogativi su una strada nella quale dal 2019 ad oggi hanno perso la vita due persone. Nel giugno di tre anni fa un giovane studente universitario, Luca Noli, morì a bordo della sua auto poco oltre la rotatoria che congiunge via Cadello con via Is Mirrionis.
L’alta velocità potrebbe essere stata all’origine di entrambi gli incidenti. Via Cadello, nonostante ci sia un cartello luminoso con l’indicazione della velocità delle auto, è un’arteria stradale che porta automobilisti e scooteristi a correre. Non esistono dissuasori, non ci sono piste dedicate ai ciclisti, e per poter passare da un lato all’altro della strada i pedoni, nella zona c’è un parco, una scuola e il college Sant’Efisio oltre a diverse attività commerciali, devono attraversare quattro corsie trafficatissime nelle ore di punta e dove le auto arrivano in velocità da Pirri e dalla zona di Is Mirrionis.
L’associazione di ciclisti Fiab Cagliari da tempo si batte per avere strade più sicure: “Via Cadello è una vera e propria autostrada urbana da sempre – si legge in una nota su Facebook -. Bisogna immediatamente mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali e ridurre la carreggiata a due corsie per senso di marcia, magari inserendo delle piste ciclabili o delle corsie preferenziali per i bus”.
Nel 2019 in Consiglio comunale una mozione chiese di installare un semaforo per i pedoni all’incrocio con via Monsignor Cogoni. Ancora non c’è.
An.De