Il successo in tv, l’arresto e l’omicidio: la storia dello chef Alessio Madeddu

Massacrato nel suo ristorante di Teulada, il 52enne chef Alessio Madeddu era un volto noto e non passava inosservato. I suoi modi rustici e la sua barba bucavano lo schermo e quando a luglio del 2018 Alessandro Borghese aveva dedicato al Sud Sardegna una puntata della sua sfida tra “4 ristoranti“, lo chef dell’ittiturismo “Sabor’e mari” di Teulada aveva conquistato il grande pubblico. Ricordato come uno dei protagonisti più “pittoreschi” del gioco televisivo trasmesso da Sky sul satellite e da Tv8 sul digitale terrestre, Alessio Madeddu non aveva vinto la puntata (aggiudicandosi però il bonus di Borghese per la sua frittura di pesce): la sfida tra ristoratori era stata conquistata dall’agriturismo La Biada di Pula che aveva superato anche gli altri sfidanti La Paillote di Calamosca Cagliari e Lido Tamatete di Cala Sinzias (Castiadas).

L’entrata in scena dello chef Alessio nel programma “4 ristoranti”
Alessio Madeddu con Donatella Bianchi a LineaBlu

Quella vetrina aveva portato grande successo al ristorantino sul molo di Porto Budello, nell’insenatura tra le spiagge di Piscinnì e Porto Tramatzu. Un via vai costante di clienti attirati dalla sua particolare simpatia, che lo aveva portato in tv anche l’anno successivo. Il 13 aprile del 2019 i telespettatori avevano potuto rivederlo grazie alla visita della troupe di LineaBlu, un passaggio su RaiUno con Donatella Bianchi che aveva risollevato l’attenzione nei suoi confronti. Una nuova performance apprezzata dai telespettatori, e in tanti avevano deciso di andare a mangiare da lui a Teulada per incontrarlo. Cavalcando il successo aveva cominciato a pubblicare video divertenti sui social, sempre conditi dai suoi tormentoni “A scoppio” e “Bannanna“.

L’auto dei carabinieri ribaltata dalla ruspa

L’anno scorso, però, la ribalta nazionale l’ha conquistata per una brutta vicenda. All’inizio di novembre del 2020 i carabinieri lo avevano trovato che vagava a piedi in mezzo alla strada e si erano fermati. Ai militari aveva raccontato di aver perso il controllo del suo furgone, abbagliato da un’altra auto, e di essere uscito fuori strada. Insospettiti dal suo comportamento i militari gli avevano chiesto di sottoporsi all’etilometro, ma si era rifiutato e li aveva minacciati: erano così scattati denuncia e sequestro della patente. Si era fatto venire a prendere da un’altra persona, ma poi aveva deciso di vendicarsi ed era tornato indietro guidando la sua ruspa. Aveva ribaltato l’auto di servizio e cercato di investire i carabinieri per poi sparire di nuovo. Si era poi costituito, presentandosi in caserma accompagnato dal padre: era stato arrestato e trasferito in carcere a Uta.

L’ittiturismo Sabor’e mari

Dopo quasi cinque mesi in cella, a fine marzo 2021 la vicenda era arrivata in Tribunale. Il pubblico ministero Gilberto Ganassi aveva chiesto 7 anni di reclusione per duplice tentato omicidio, danneggiamento e resistenza mentre l’avvocato difensore Gianfraco Trullu sosteneva che non avesse avuto intenzione di investire con la ruspa i due militari. Dopo oltre un’ora di camera di consiglio era arrivata la decisione del giudice Roberto Cau: Alessio Madeddu era stato condannato a sei anni e otto mesi. L’unica buona notizia era stata la concessione degli arresti domiciliari.

Alessio Madeddu

Lo chef 52enne di Teulada era così potuto ritornare alla quiete della sua abitazione sul mare. Quella tranquillità che la notte scorsa è stata travolta da un’ondata di violenza che lo ha spazzato via. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri sarebbe stato raggiunto da un gruppo di persone, una spedizione punitiva, che lo avrebbero aggredito con pugni, oggetti contundenti e colpito a morte con un’ascia. Lui avrebbe provato a difendersi invano e stamattina è stata la figlia a fare la drammatica scoperta.

M.Z.

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